“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




venerdì 28 ottobre 2011

Senso di proprietà



Srila Prabhupada ha detto che dobbiamo insegnare in tutto il mondo che il Signore Krishna è il  Proprietario e il Beneficiario Supremo.
Il senso di proprietà è estremamente pericoloso, perchè ci rende confusi nella nostra relazione con Dio. Quando crediamo di essere i proprietari di qualcosa, ci consideriamo i beneficiari di questa cosa, per questa ragione credere che "io sono il proprietario di qualcosa" è una grande illusione; niente è nostro, neppure il nostro corpo, che dire di quello degli altri, o delle cose in relazione con questo corpo come figli, famiglia, denaro, comodità, etc.
Krishna ripete molte volte nella Bhagavad-Gita che dobbiamo comprendere che niente è nostro, che tutto è Suo.
Perfino Krishna dice: Rinuncia all'azione interessata, perchè anche questa fa parte del senso di proprietà. Io sono l'unico ad aver diritto a godere del risultato, perché sono Io ad essermi sforzato per ottenerlo. Tu sei un Das, o una Dasi, un servitore o una servitrice. 
Namaha significa: niente è mio, tutto è Tuo. Adesso che ho rinunciato al senso di proprietà, mi rendo conto che tutto è Tuo, e che Tu sei supremamente misericordioso, Mahavadanyaya.
Quando pensiamo: Io sono il proprietario e quindi questa cosa mi appartiene,  sviluppo il pensiero di avere il diritto di goderne. In questo modo, però, non saremo mai i proprietari di niente e non godremo mai di niente. 
Però Krishna dice: Quando comprenderai che Io sono il proprietario di tutto, che tutto appartiene a Me e che Io sono il Beneficiario, allora perfino tu sarai il Mio proprietario e fruitore. 
Srila Gurudeva Atulananda