“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




giovedì 31 dicembre 2015

Srila Prabhupada: "Il Ladro che Divenne un Devoto".

                                  
                                                                        Il Ladro che Divenne un Devoto

Lecture on SB 1.2.12 -- Los Angeles, August 15, 1972

Kṛiṣhṇa spiega nella Bhagavad-gita: (BG 7.25) nāhaṁ prakāśaḥ sarvasya yoga-māyā-samāvṛtaḥ "Io non mi rivelo a tutti". Yogamāyā, yogamāyā. È coperto. Quindi, come potete vedere Dio? Ma questa mascalzonata continua. "Puoi mostrarmi Dio? Tu hai visto Dio?" Dio è diventato proprio come un giocattolo. "Qui c'è Dio. Egli è l'incarnazione di Dio". (BG 7.15) Na māṁ duṣkṛtino mūḍhāḥ prapadyante narādhamāḥ. Loro sono peccaminosi, mascalzoni, sciocchi, i più bassi del genere umano. Queste sono le domande che fanno : "Puoi mostrarmi Dio?" Che qualifica hai acquisito, per vedere Dio? ecco la qualifica. Qual'è? Tac chraddadhānā munayaḥ. Prima di tutto, uno deve essere fedele. Śraddadhānāḥ. A dire il vero una persona deve essere molto desiderosa di vedere Dio. "Puoi mostrarmi Dio?" non con tendenza frivola, o prenderla alla leggera, o con la magia, proprio come se Dio fosse una magia. No. Egli deve essere molto serio. "Sì, se Dio esiste... Noi lo abbiamo visto, siamo stati informati a riguardo di Dio. Quindi, io devo vederlo." C'è una storia a questo proposito. È molto istruttiva, cercate di ascoltare. Un recitatore di professione stava recitando il Bhāgavata, e descriveva Kṛiṣhṇa  estremamente decorato con molti gioielli mentre veniva inviato nella foresta a sorvegliare le mucche. Così, in quella riunione dove si narrava il Bhàgavata si nascondeva un ladro che pensò: "Perché non andare a Vrindavana a derubare quel ragazzo? E' nella foresta con molti gioielli preziosi. Posso andare lì, catturare quel bambino e prendere tutti i gioielli." Quella era la sua intenzione. era serio: "Devo trovare quel ragazzo; così, in una notte, diventerò milionario". Tanti gioielli. Così andò là, ma il suo pensiero era che "devo vedere Kṛiṣhṇa, devo vedere Kṛiṣhṇa." Quell'ansia, quel desiderio, rese possibile che lui vedesse Kṛiṣhṇa a Vrindavana. Egli vide Kṛiṣhṇa nel modo come fu informato dal lettore del Bhāgavata. Quindi, vedendolo: "Oh, tu sei un così bravo ragazzo, Kṛiṣhṇa." Cominciò a lodarlo. pensando: "Lo glorifico, e poi Gli prendo tutti i Suoi gioielli". Così, quando gli propose la sua intenzione: "Allora, posso prendere alcuni dei tuoi ornamenti? Tu sei così ricco". "No, no, no... Mia mamma si arrabbierà. Non posso...". Proprio come un bimbo qualsiasi. Il ladro rimase conquistato sempre più da Kṛiṣhṇa. E poi .. si purificò, dovuto al fatto che si era associato con Kṛiṣhṇa. Poi, alla fine, Kṛiṣhṇa disse: "Va bene, puoi prenderli". Diventò subito un devoto di Krishna, dovuto al fatto che si era associato con Kṛiṣhṇa...
Così, in un modo o nell'altro, dobbiamo entrare in contatto con Kṛiṣhṇa. In un modo o nell'altro, saremo purificati.