“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




giovedì 7 gennaio 2016

"L'espansione del Maha Mantra" di Srila B.V.Atulananda Acarya Swami.

Tratto dal libro:

"Autobiografia di uno Yogi Andino"

di Srila B.V.Atulananda Acarya Swami




Forse risulterà simpatico raccontare come è iniziata la storia delle canzoni in spagnolo. La verità è che cominciai a farle pensando ai miei figli e ai bambini in generale; pensavo che per loro fosse più facile e attraente.

La prima canzone che abbiamo tradotto è stata "Jaya Radha Madhava". Dopo alcuni giorni pensai: "Non sarebbe meglio se le cantassimo anche noi?". E' stato semplicemente così che abbiamo cominciato a cantare in spagnolo.

E' stata una esperienza molto bella capire ciò che si stava cantando, perché le canzoni sono le ispirazioni speciali dei nostri acarya; lettere e melodie che trasmettono un sentimento e una realizzazione molto speciale. Le canzoni sono fondamentali, esprimono i sentimenti del cuore e li trasmettono agli altri.

Ogni volta che mi parlano di canzonieri mi viene in mente quello che ha scritto un mio confratello nella sua introduzione: "Tutte queste canzoni sono espansioni del maha mantra Hare Krishna".E' una realtà. Ogni canzone è un condensato dolce e profondo della nostra filosofia, la quale si basa giustamente nel diventare dipendenti dalla grazia del Signore. Con quale sentimento deve rivolgersi il devoto al Signore? Non vi sembra una domanda cruciale per un praticante della bhakti, della scuola della devozione a Dio? Così, ogni canzone esprime un siddhanta. Ci mette in connessione, ci mette in comunicazione con Krishna attraverso una varietà di emozioni.

Nella misura con la quale le canzoni venivano tradotte e cantate in spagnolo (la nostra lingua), ho potuto realizzarne l'importanza, poiché ogni canzone è la rivelazione di uno o di vari sentimenti che i grandi acarya hanno espresso in lettere. Loro ci insegnano a pregare, a dirigersi verso Krishna. Ci insegnano perfino a pensare e sentire in forma appropriata.

Queste canzoni sono poemi nati dal cuore puro di grandi vaisnava che, pensando a noi, ci hanno lasciato questa guide per la nostra meditazione, per implorare in modo adeguato, per comprendere, per sapere cosa desiderare, a cosa aspirare...
Ci rivelano il loro sentire personale, come loro hanno conversato con Krishna, come si sono rivolti a Lui, qual'era la loro visione del mondo, degli amici, della famiglia, del corpo, della vita, dei vaisnava, etc.
Costituiscono una meraviglia di poesia e filosofia trascendentale, destinata a sciogliere i cuori più duri degli abitanti del Kali-yuga. Rivelano e condividono con noi la loro intimità, i loro sentimenti più profondi.

Ogni canzone, allora, ci mostra una distinta melodia del maha mantra, che è l'essenza di tutte le preghiere. In questo modo, poiché queste canzoni ci rivelano ancora di più il contenuto del mantra, ci aiuteranno a loro volta a cantare meglio i nostri giri e i nostri kirtan.

Si scrive una canzone in un momento speciale; è come un regalo che viene dall'alto o che è stato lasciato dai nostri maestri. Per questo motivo è stato molto bello andare a Godruma(1) e cantare le canzoni di Srila Bhaktivinoda Thakura nella sua casa e nelle diverse lingue nelle quali sono state tradotte; sicuramente ne sarà stato molto felice. 

Visto sotto queste varie prospettive, è quasi un obbligo che ogni vaisnava canti nella propria lingua; questo è ciò che vediamo in India. In ogni regione si canta nella lingua locale.

Perfino la grande anima liberata Vamsi Das Babaji Maharaja cantava nella propria lingua le canzoni di Srila Narottama Das Thakura e di altri acarya. A volte un devoto gli diceva: "Babaji Maharaja, questa canzone non si canta così, e gli cantava la canzone originale in bengali; allora Babaji Maharaja lo inseguiva con un bastone in mano urlando: "Forse i sentimenti hanno una lingua? Se dico "Dammi la Tua grazia" in spagnolo, non ha tanto valore come lo dicessi in sanscrito? Da dove viene questa speculazione?". Nel "Nettare della Devozione" si dice che una delle sessantaquattro qualità di Krishna è che Lui è un esperto linguista in tutte le lingue, perfino nella lingua degli uccelli. La lingua è l'esteriorizzazione di un sentimento. Inoltre, Srila Prabhupada una volta disse che l'inglese è una lingua per fare affari, il francese per parlare con le donne, e lo spagnolo per parlare con Dio.

Gurudeva Paramadvaiti approvò immediatamente che cantassimo nella nostra lingua, e lo promosse in tutti i templi. Naturalmente, l'ideale sarebbe conoscere le canzoni in entrambe le lingue, come disse lui.

Quando chiedemmo a Srila Visnu Maharaja, il successore acarya di Srila Bhakti Vaibhava Puri Goswami Maharaja, se era corretto cantare nella nostra lingua, immediatamente assentì e citò un verso del Canto Undici dello Srimad Bhagavatam, dove lo stesso Signore Krishna approva questo tipo di preghiera:

stavair uccavacaih stotraih
pauranaih prakrtair api
stutva prasida bhagavann iti 
vandeta danda-vat
(S.B. 11.27.45)

"Con preghiere degli Shastra, dei Purana,
o di ogni tradizione, prostrati
come un bastone, pregarte dicendo:
"Benedicimi, Signore!"

Stavaih significa "con preghiere delle Scritture", stotrah sono preghiere di autori umani, pauranah sono preghiere dei Purana, e prakrtah sono quelle di origine comune, quelle che provengono dalle diverse tradizioni o che possono sorgere in forma spontanea da qualsiasi devoto.

Srila Prabhupada, nella sua introduzione allo Srimad Bhagavatam, sostiene il fatto che uno canti nella propria lingua. Dice: "Le persone possono riunirsi per glorificare il Signore nelle loro rispettive lingue e con melodiose canzoni, e se questo viene fatto senza commettere offese, senza dubbio i partecipanti gradualmente raggiungeranno la perfezione spirituale senza doversi sottomettere a metodi più rigorosi".

Ci sono varie citazioni di Srila Prabhupada nei suoi commenti e nelle sue lettere. Insieme a Gurudeva Paramadvaiti abbiamo visto, una volta, una rivista "The Armonist" dell'epoca di Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura, con canzoni tradotte per essere cantate in inglese, e questo senza dubbio ci impressionò molto.

Ricordo anche quando il nostro caro Madhumangala Maharaja, amato discepolo di Srila Sridhara Maharaja e famoso kirtanya (cantante di bhajan e kirtan) della Gaudiya Math, mi chiedeva sorridendo di cantare "Quando, quando..." (Kabe Habe bolo sei). "Chant "Quando quando", mi diceva. La prima cosa che pensai è stata che se questo grande kirtanya mi chiede questo, è perchè è più che confermato che ognuno può cantare nella sua lingua, perchè le lingue in sè non sono spirituali nè materiali, dipende dal tema che stanno trattando.

In realtà, tutte le lingue sono spirituali perchè provengono da Krishna, e perchè sono destinate alla glorificazione di Krishna, come tutte le cose di questo mondo, ma noi le rendiamo mondane trattando temi materiali con esse.

Io, ora, considero praticamente un dovere cantare le canzoni nella propria lingua come il miglior mezzo per comprendere questa filosofia e sviluppare religiosità. 

Sopratutto, considero questa ultima cosa molto importante, perché molti devoti abbandonano il sentiero proprio perchè non si è più religiosi, per non pregare chiedendo umilmente aiuto a Krishna.

Fare questo è fondamentale, pregare Krishna con tutto il cuore, e queste canzoni dei nostri acarya toccano il nostro cuore, è con questo fine che sono state composte, per benedirci e rivelarci i loro sentimenti più profondi.

Se non cantiamo nella nostra lingua, è molto difficile che possiamo farlo con vero sentimento e profondità, e ci preoccuperemo di più della pronuncia e della parte musicale. Per questo motivo possiamo vedere che, in India, i devoti cantano le canzoni di Srila Bhaktivinoda Thakura nelle loro rispettive lingue.

Vaisnava-dasanudas

Swami B.V.Atulananda Acaraya