“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




mercoledì 10 febbraio 2016

Srila Prabhupada: "Diventate servitori di Dio".






Dal commento al verso 36, cap.9 del Secondo Canto dello Srimad-Bhagavatam:

"L'uomo può mettere tutti i suoi sensi al servizio di Dio, o servirLo soltanto col pensiero, come faceva quel famoso brahmana del sud dell'India, che in questo modo potè veramente realizzare il Signore. Il successo è assicurato al devoto che impegna pienamente anche solo uno dei sensi nel servizio di devozione. Il Signore accetta le offerte più ricche e anche le più semplici; un fiore, una foglia, un frutto o un pò d'acqua, cose disponibili in tutto l'universo e senza alcuna spesa. Per esempio, il servizio di devozione può consistere semplicemente nell'ascoltare, nel cantare o nel leggere i racconti delle attività del Signore, oppure nell'adorarLo e nell'accettarLo come Signore Supremo. 

E' detto inoltre nella Bhagavad-gita che si può servire il Signore offrendoGli i frutti delle nostre azioni, qualunque sia l'attività che svolgiamo. La gente si compiace di dire che tutto ciò che fa è ispirato da Dio, ma non ci si può limitare a questo, perchè bisogna veramente agire per la soddisfazione del Signore, come Suoi servitori. Il Signore dichiara nella Bhagavad-gita (9.27):

yat karosi yad asnàsi
yaj juhosi dadàsi yat
yat tapasyasi kaunteya
tat kurusya mad-arpanam

Fate ciò che vi piace o che vi è facile fare, mangiate ciò che preferite, sacrificate e date in carità ciò che potete, e fate le austerità che sono adatte a voi, ma tutto ciò sia fatto solo per la Sua soddisfazione. Che siate negli affari o che pratichiate una professione, agite sempre per conto del Signore. Tutto ciò che mangiate, offritelo prima al Signore, e sappiate che, dopo averlo mangiato, Egli vi restituirà intatto il cibo. Dio è il Tutto completo, e se mangia l'offerta che il Suo devoto Gli presenta con amore è solo per restituirgliela sotto forma di prasàda, per la gioia del devoto, che potrà allora onorare i resti santificati del pasto del Signore. In altre parole, diventate servitori di Dio, vivete in pace in questa coscienza, e alla fine tornerete a Dio, nella vostra dimora originale.