“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




mercoledì 17 febbraio 2016

Srila Prabhupada: "In Questo Corpo Ci Sono Due Entità Viventi".


  
                                                                       In Questo Corpo Ci Sono Due Entità Viventi

Lecture on BG 2.1-11 -- Johannesburg, October 17, 1975

Ora, Kṛiṣhṇa ha preso la posizione di guru e comincia a istruire. tam uvāca hṛṣīkeśaḥ. Hṛṣīkeśa. Un altro nome di Kṛiṣhṇa è Hṛṣīkeśa. Hṛṣīkeśa significa: hṛṣīka īśa. Hṛṣīka significa "sensi" e īśa significa "maestro." Perciò Kṛiṣhṇa è il maestro dei nostri sensi, dei sensi di tutti. Questo sarà spiegato nel tredicesimo capitolo: kṣetra-jñaṁ cāpi māṁ viddhi sarva-kṣetreṣu bhārata (BG 13.3). In questo corpo ci sono due entità viventi. Uno è se stessi, l'anima individuale, ātmā, e l'altro è Kṛiṣhṇa, Paramātmā. Īśvaraḥ sarva-bhūtānāṁ hṛd-deśe arjuna tiṣṭhati (BG 18.61) In realtà il proprietario è il Paramātmā. Mi viene data la possibilità di usare i sensi; quindi i miei sensi, i cosiddetti sensi, non sono i miei sensi. Non ho creato la mia mano. La mano è creata da Dio, o da Kṛiṣhṇa, attraverso l'intervento di questa natura materiale, e mi viene data la mano per usarla per il mio scopo, per mangiare, o raccogliere, ma in realtà non è la mia mano. Quando questa mano si paralizza, posso anche reclamarla come "la mia mano", ma non posso usarla perché il potere della mano viene ritirato dal proprietario. Proprio come in una casa, una casa in affitto in cui vivete. Se il proprietario della casa, il padrone di casa, vi da lo sfratto, non potete più vivere lì. Non è possibile utilizzarla. Allo stesso modo, possiamo usare questo corpo fino a quando il vero proprietario del corpo, Hṛṣīkeśa, ci permette di viverci. Perciò il nome di Kṛiṣhṇa è Hṛṣīkeśa. Questo Movimento per la Coscienza di Kṛiṣhṇa comprende di aver accettato i sensi da Kṛiṣhṇa. Dovrebbero essere usati per Kṛiṣhṇa. Invece di usarli per Kṛiṣhṇa, li stiamo usando per la nostra gratificazione dei sensi. Questa è la nostra miserevole condizione di vita. Proprio come se viveste in un luogo per il quale si deve pagare l'affitto;  se non pagate l'affitto pensando si tratti di una vostra proprietà, avrete problemi. Allo stesso modo, Hṛṣīkeśa significa che il vero proprietario è Kṛiṣhṇa. Mi è stata data questa proprietà. Ciò è affermato nella Bhagavad-gītā.
īśvaraḥ sarva-bhūtānāṁ
hṛd-deśe 'rjuna tiṣṭhati
bhrāmayan sarva-bhūtāni
yantrārūḍhāni māyayā
(BG 18.61)
yantra: è una macchina. Questa macchina mi è stata data da Kṛiṣhṇa perché l'ho desiderato:"Se ottengo una macchina, come un corpo umano, allora posso godere in questo modo." Così Kṛiṣhṇa soddisfa il vostro desiderio: "Va bene." E se desidero ottenere una macchina con la quale posso succhiare direttamente il sangue di altri animali, "va bene" dice Kṛiṣhṇa, "Prendi la macchina di un corpo di tigre e usalo." Questo sta accadendo. Perciò Il suo nome è Hṛṣīkeśa. Quando capiremo correttamente di non essere il proprietario di questo corpo, che Kṛiṣhṇa è il proprietario del corpo,  che usando un certo tipo di corpo per la mia gratificazione dei sensi non mi rende felice, e che devo imparare ad utilizzare questa macchina per la soddisfazione del proprietario, questa si chiama bhakti. hṛṣīkeṇa hṛṣīkeśa-sevanaṁ bhaktir ucyate (CC Madhya 19.170). Siccome Kṛiṣhṇa è il proprietario di questo corpo, quando questo corpo sarà utilizzato per il servizio a Lui, otterremo la perfezione della vita.