“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




lunedì 25 aprile 2016

"Agire nell'associazione dei Suoi devoti" di Srila B.R.Sridhara Maharaja

Sermone del Guardiano Della devozione

Cap. 1

"Agire nell'associazione dei Suoi devoti"



Risultati immagini per srila sridhara maharajaAvere la compagnia dei Santi e delle Scritture senza nessuna mescolanza con la furbizia di questo mondo materiale è un grande valore. Ciò che è presente davanti a me in questo momento si dissolverà nel momento successivo. Non apparteniamo a questo mondo colmo di falsità. Siamo disgustati dall’aspetto traditore di questo mondo che ci ammalia e ci tiene occupati nella terra della falsità. Adesso c’è qualcosa, e il momento dopo non c’è niente. Dobbiamo abbandonare tutto ciò e tentare di fare qualcosa di sostanziale, sat, cid, ananda: esistenza eterna, coscienza incontaminabile e, finalmente, la soddisfazione di tutte le nostre necessità interne, la corrispondente occupazione della nostra totale esistenza. Prati anga làgi kànde, prati anga mora: “Ogni parte del mio essere grida per la corrispondente parte di Lui”. (jnàna dàsa) . E Krishna dice: “Solamente Io posso dare completa soddisfazione; abbandona tutto e vieni a Me”.

Sarva-dharmàn parityajya, màm ekam saranam vraja
Aham tvàm sarva-pàpebhyo, moksaysyàmi mà sucah
                                                                         
        Bhagavad.gità 18.66

“Io accetterò la reazione che tu hai accumulato nella relatività di questo mondo mortale. Ti libererò dai tuoi debiti! Hai solo bisogno di venire ai Miei piedi”. Se siamo attratti da questo richiamo universale del Signore e cerchiamo di soddisfarlo, è sufficiente. Se rispondiamo al richiamo dell’Assoluto con la nostra migliore disposizione, Krishna ci assicura:
“Io ti libererò dalle tue afflizioni; vieni semplicemente a Me. Abbandona tutti i tuoi obblighi”. Avere fede in questo richiamo e agire in base a tale fede è qualcosa di grande per noi. Dobbiamo cercare di perseguire questa meta in accordo alla nostra migliore capacità, e questo è possibile solamente nella compagnia dei devoti esclusivi del Signore.
Gioiremo stando nella compagnia dei Suoi devoti. Rimanendo riuniti con gli associati della nostra famiglia, incontreremo figli della stessa terra. Se la nostra soddisfazione interna è di questo tipo, ci troviamo in una posizione sicura. Vogliamo riconoscere la nostra casa, però ora stiamo viaggiando in una terra straniera. Dobbiamo cercare di trovare il sentimento interno del nostro cuore, senza aspettarsi nessun miracolo.
Molte cose possono essere miracolose per noi, perché siamo anime infinitesimali. Le persone mistiche e gli yogi possono esibire cose straordinarie e incantarci. E’ molto facile incantare con queste esibizioni noi, entità infinitesimali. Esistono molti uomini, nel mondo,  così potenti da poter esibire questi “miracoli”. Che Dio ci salvi dal cadere nelle loro mani! Non dobbiamo permettere a noi stessi di rimanere affascinati da questi miracoli; che questo incantesimo si allontani da noi una volta per tutte.

Yadi karibe krsna-nàma, sàdhu-sanga kara
Bhukti-mukti-siddhi, vàncha dure parihara.
                                                                                                  Prema-vivarta

"Se canterai il Santo Nome, manterrai l’associazione del puro devoto e abbandonerai tutti i tuoi desideri per il godimento, la liberazione, la perfezione yogica o i miracoli”.


Che tutte queste alternative (sfruttamento, rinuncia e poteri yogici) si ritirino per sempre. Vogliamo solamente il Signore del nostro cuore, che può concedere la soddisfazione più profonda. Tutti gli atomi della nostra costituzione più intima hanno il loro elevato corrispondente compromesso con Lui. Questa proposta è data dalla scuola gaudìya vaisnava sotto la direzione di Caitanyadeva e Srì Nityànanda Prabhu.