“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




sabato 3 giugno 2017

"Quando l'Amore cresce, il cervello si ritira", dal libro "I Sermoni del Guardiano della Devozione", di Srila B.R.Sridhara Deva Goswami Maharaja

                              Quando l’amore cresce, il cervello si ritira

Risultati immagini per srila sridhar maharajTutto si trova subordinato a Lui solamente. Se tentiamo di trovare la causa di qualcosa, troveremo che anch’essa, a sua volta, possiede la propria causa, e così via. Ma quando troveremo il Suo incanto e la Sua bellezza personale, ci renderemo conto: “Si, questo è l’obiettivo finale che tutti stiamo cercando”.
C’è una canzone bengali: “O montagne! O Himalaya! O Alpi! O Sumeru! Cosa state cercando con le vostre teste erette? Avete visto il Creatore di questo mondo e avete ottenuto la soddisfazione della vostra vita? Lo avete visto?”. In questa maniera, il devoto sente nel cuore che ogni cosa è alla ricerca del Signore, che è la soddisfazione della vita stessa. Nel mondo fenomenico di nascite e morti non c’è niente di tangibile che possa attrarre la nostra attenzione. La parte più profonda del nostro cuore cerca sat, ciò che è eterno, cit, la coscienza che soddisfa la nostra percezione, e ananda, la soddisfazione del nostro desiderio di amore e bellezza. Quando l’amore si risveglia, la funzione del cervello si ritira. Comprenderemo che l’amore è la soddisfazione della vita. Questa è una fase speciale della nostra esistenza. Dovunque ci troveremo, automaticamente cercheremo questo “SI”, “Om”. Om significa un grande “SI”. Ciò che stai cercando esiste. Ciò che stai anelando nel più profondo del tuo cuore, esiste.

La tua ricerca deve progredire dall’apparenza alla realtà. Il Signore della tua ricerca si trova lì. Omkàra ci conduce al Gàyatrì, poi al Veda, Vedànta e allo Srìmad-Bhàgavatam, il quale descrive il lato estatico e gioioso del Signore. L’Infinito si avvicina talmente al finito, che il finito pensa: “Egli è uno di noi”; svolge la parte di un amico così confidenziale che arriviamo a pensare che Egli è uno di noi. Questa è la Sua grazia più elevata e gentile nei nostri confronti, il nostro ottenimento più elevato, e lo possiamo trovare a Vrindavana. Srì Caitanya Mahàprabhu insegnò che dobbiamo abbandonare tutto e fare di Krishna, il Signore di Vrindavana, la nostra unica meta: Svayam Bhagavàn, Dio degli dei, Signore dei signori. Lui è la fonte delle illimitate manifestazioni del potere soprannaturale. Pertanto, Mahàprabhu invitò: “Cercate Srì Krishna. Non avete altro obbligo in questo mondo. Prendete il Suo Nome, parlate di Lui e qualsiasi cosa facciate, seguite questo cammino. Rapidamente, otterrete la soddisfazione della vostra vita. Continuate a cercare il Suo Nome, continuate a cercare, continuate a parlare di Lui quando state dormendo, mangiando o litigando; qualunque cosa facciate, associatela a Krishna”.