“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




mercoledì 12 luglio 2017

"Il Trionfo della Fede" dal libro "I Sermoni del Guardiano della Devozione", di Srila B.R.Sridhara Swami Maharaja

Risultati immagini per srila sridhar maharajIL TRIONFO DELLA FEDE

Srila Bhaktivinoda Thàkura ha scritto:

sakala chàdiya bhài sraddhàdevira guna gài
yànra krpà bhakti dite pàre

“Abbandonando tutto, cantiamo in lode a Sraddhàdevì, fede, la cui grazia può portarci da Krishna”.
Sraddhà, fede, è la cosa più sottile e tangibile. Non è immaginaria. Dobbiamo renderci conto che è reale, concreta, e non semplicemente un sentimento astratto di coscienza individuale. La fede è l’elemento più fondamentale in grado di metterci in connessione con l’obiettivo più elevato.

Nessuno può comprare l’Assoluto.

Attraverso la radio o l’elettricità possiamo stabilire delle comunicazioni a lunga distanza. La scienza è molto sottile e non sempre è conosciuta in tutto il mondo. Tuttavia, non possiamo negare la sua esistenza; possiede la propria tangibile posizione. La fede, però, è molto più sottile e, attraverso di essa, è possibile stabilire un contatto elevato e reciproco. La fede sottile non viene raggiunta da chiunque; possiede la propria tangibile posizione, e agisce in ogni circostanza se otteniamo il suo peculiare contatto. Non possiamo affermare falsamente di possederla; il nostro potere e la nostra grandezza non sono necessariamente una prova della sua presenza in noi. Nonostante una grande esibizione, tutto quello che impersoniamo può essere una falsità. Dobbiamo essere molto attenti nel mantenere il nostro contatto con la fede genuina.

Sicuramente, la sincerità è il requisito principale nella connessione con la fede. Non esiste denaro al mondo in grado di comprarla. La qualifica è laulyam: il nostro sincero e fervente desiderio di ottenerla. Nessuno può comprare l’Assoluto, a nessun prezzo. Ciò che assolutamente serve è il nostro serio e sincero desiderio. Con l’ipocrisia non possiamo “trattare” con Lui; Lui non è così ingenuo da diventare l’oggetto della “trattativa” di qualcuno. Viene richiesto sincero desiderio per Lui, e questo risveglierà il sentimento di servirLo. Noi lo amiamo sinceramente attraverso l’affetto. Lo amiamo, pertanto desideriamo la Sua compagnia, e amare significa sacrificarsi per l’oggetto del nostro amore. Srìla Jìva Gosvàmì ha dato una bellissima definizione della parola “Bhagavàn”: bhjaniya sarva-sad-guna-visista. “Bhagavàn, il Signore Supremo è di una natura tale che quando qualcuno entra in contatto con Lui, desidererà servirlo e sacrificarsi per la Sua soddisfazione”. Questo è il risultato della fede nella sua forma sviluppata. Egli è talmente nobile che se dovessimo morire per servirlo, penseremo che l’obiettivo della nostra vita sarà raggiunto. La Sua nobile qualità è tale da risvegliare un simile spirito di sacrificio verso di Lui; attrae tutto verso di Se. “Morire per vivere”. Così è la fede.