Così, la
posizione dei devoti è molto importante nel nostro viaggio, specialmente nella
tappa intermedia. Nella tappa primaria, non viene data molta importanza ai
devoti. Con solo una vaga concezione delle Scritture e con l’aiuto dei meriti
accumulati precedentemente (sukrtì),
il viaggio comincia. Gradualmente, però, i principianti trovano che il viaggio
verso l’Infinito non è una cosa facile: “Pensavamo che con un piccolo progresso
avremmo potuto mettere fine ai desideri, ma ora vediamo che non è così”. Quando
arriviamo a considerare la posizione reale della devozione, di chi è Dio (Lui è
universale, Lui è la meta ultima), potremo disilluderci gradualmente. Se lungo
il cammino, però, otteniamo l’aiuto dei devoti, sentiremo molto sollievo in
loro compagnia, benché la meta possa essere lontana. Le difficoltà del viaggio
sono più prominenti nella seconda tappa. Nello stadio primario non siamo molto
esclusivi nel nostro obiettivo, e così non sperimentiamo molte difficoltà. Le
vere difficoltà cominciano quando entriamo in un viaggio esclusivo, senza altro
obiettivo che occupare completamente la nostra energia verso il sentiero più
eminente ed elevato. Se otteniamo realmente un tocco dalla tappa più elevata, la
tappa mahà-bhàgavata, il viaggio
torna nuovamente ad essere facile. La porzione intermedia è difficile, ed in
questo stadio i devoti sono molto importanti per la nostra salvezza. Questo è
lo stadio delle acquisizioni tangibili e degli ostacoli; i nostri fallimenti
sul sentiero della realizzazione saranno rettificati in questa tappa
intermedia. Quando entriamo in guerra, al principio abbiamo una grande
speranza. Sentiamo fiducia. La prova reale, però, è quando inizia la lotta.
Quando, poi, finalmente vinciamo, ci sentiamo un’altra volta molto soddisfatti.
Nel periodo intermedio, però, quando la guerra si sta svolgendo, ci troviamo
nel periodo più difficile. In quel momento, i nostri compagni di battaglia, i
nostri camerati, quelli che lottano insieme a noi, sono molto importanti. “Non
sono solo. Ci sono molti altri che combattono con me in questa battaglia”.
Questi compagni sono molto importanti. Alcuni possono cadere, ma ci saranno
sempre altri compagni a mantenere il mio entusiasmo. Similmente, in questo
viaggio, possiamo vedere che molti sostenitori incondizionati stanno cadendo.
Può demoralizzarci vedere molte rispettabili personalità andarsene, cadere a
metà cammino. Tuttavia, nel mezzo di queste circostanze sfavorevoli, ci sono
altri che valorosamente stanno progredendo con fede risoluta e che ci
aiuteranno. Sopportare fino alla fine è difficile, ma importante e prezioso. Le
prove arrivano e mostrano quanta fede abbiamo. Niente arriva invano, e noi
dobbiamo accettare tutto quello che succede in questo modo.
Possono esserci
molti grandi guerrieri come Bhìsma e Drona che cadono nella battaglia, ma
dobbiamo continuare ugualmente (karmany
evàdhikàras te, mà phalesu kadàcana, Bhagavad-gìtà 2.47). Siamo impegnati
nella lotta fino alla fine. Dobbiamo ottenere la meta della nostra vita, e
potremo assorbire tale determinazione dal carattere dei devoti. Anche gli Sàstra offrono consigli utili ma,
nonostante ciò, l’associazione con i devoti è di vitale importanza.