"Tutte
le glorie a Sri Madhavendra Puri, il magazzino del servizio devozionale a
Krishna! Egli è un albero dei desideri del servizio devozionale, e fu in lui
che per primo il seme del servizio devozionale germogliò. Il seme del servizio
devozionale germogliò in seguito nella forma di Isvara Puri, e poi il
giardiniere stesso, Caitanya Mahaprabhu, diventò il tronco principale
dell'albero del servizio devozionale" [C. C. Adi 9.10-11]
"Sri
Isvara Puri, nei suoi viaggi in vari luoghi santi, una volta si recò a
Navadvipa dove fu ospitato nella casa di Sri Gopinatha Acarya. In quel periodo
Sri Nimai era impegnato nei Suoi divertimenti dello studio. Isvara Puri entrò
nel Nadiya-nagara sotto mentite spoglie e quindi nessuno riuscì a
capire chi fosse realmente." "Quel nobile signore mente, è sempre
assorto nella dolcezza della devozione a Sri Krishna ed è un oceano di
misericordia, in questo modo è molto caro al Signore. Nessuno però poteva
riconoscerlo da com'era vestito. Solo il destino ha voluto che lui arrivasse
alla casa di Sri Advaita Acarya. [C. B. Adi 11]
Egli
arrivò mentre Sri Advaita Acarya stava eseguendo l'adorazione di Sri Krishna,
quindi si sedette lì, restando in silenzio. Con il suo divino splendore un vaisnava non può restare nascosto ad un
altro vaisnava. Advaita Acarya difatti iniziò a guardarlo, e continuò
ancora a guardarlo finché gli chiese: "Chi sei? Io credo che tu sia un sannyasi
vaisnava".
Sri
Isvara Puri molto umilmente rispose: "Io sono un sudra di bassa
classe che è venuto a vedere i tuoi piedi di loto". Mukanda Datta, che era
presente al colloquio, potè capire che Isvara Puri era un sannyasi vaisnava
e lo smascherò. Con la sua dolce voce iniziò un kirtan sui
divertimenti di Krishna. Quando Isvara Puri udì il kirtan, cadde a
terra inondandola con copiose lacrime. I devoti presenti rimasero ammutoliti e
poi dissero: "Non abbiamo mai visto un vaisnava come questo prima
d'ora". Advaita Acarya lo abbracciò fermamente e disse: "Ora tutti
possono comprendere chi è Isvara Puri, il più caro discepolo di Madhavendra
Puri. Alte grida "Hari! Hari!" si levarono nell'aria.
Sri
Isvara Puri rimase a Navadvipa per alcuni giorni. Un giorno, mentre Nimai
Pandita stava tornando a casa dalla scuola, s'imbattè per caso con Sri Isvara
Puri che rimase come ipnotizzato vedendo il figlio di Saci, e pensò:
"Sembra molto serio ed ha tutti i segni che indicano la Sua
divinità".
Isvara
Puri gli chiese: "O Viprabori! Posso sapere il tuo nome? Dove vivi? Cos'è
quel manoscritto che tieni in mano?" Mahaprabhu molto umilmente offrì i
Suoi omaggi e alcuni Suoi discepoli dissero: "Il Suo nome è Nimai
Pandita". Esclamando: "Tu sei il famoso Nimai Pandita"! Isvara
Puri si sentì molto felice di averLo potuto incontrare. Mahaprabhu,
avvicinandosi con il capo chino, umilmente gli chiese: "Sripada, ti prego
di venire con Me a casa Mia ed essere Mio ospite per il pranzo".
Isvara
Puri pensò: "Che atteggiamento piacevole ha!" e, come affascinato da
qualche mantra, arrivò silenziosamente alla casa di Nimai Pandita.
Entrati in casa, Mahaprabhu lavò personalmente i piedi di Isvara Puri mentre,
nella stanza delle Divinità, Saci Mata offriva le varie preparazione che aveva
cucinato per il Signore. Poi Mahaprabhu servì prasadam a Isvara Puri e
alla fine ne accettò i suoi resti. Si sedettero poi nel tempio (Visnu griha)
e discussero di Krishna-katha colmandosi entrambi di amore estatico.
Sri
Isvara Puri rimase così alcuni mesi come ospite nella casa di Gopinatha Acarya.
Ogni giorno Mahaprabhu andava a ricevere il darsana dei suoi piedi di
loto e di tanto in tanto lo invitava a pranzo. Sri Isvara Puri era molto
affezionato a Gadadhara Pandita, che a quel tempo era solo un ragazzo. Isvara
Puri gli diede insegnamenti a partire dal suo libro "Sri Krishna
Lilamrita".
Una
sera Mahaprabhu andò ad offrire i Suoi omaggi a Isvara Puri e Srila Puripada
gli disse: "Tu sei un grande Pandita; siccome io ho composto un poema sui
divertimenti di Sri Krishna, sarei molto contento se Tu volessi ascoltarlo. Io
potrei recitartelo e così tu potresti correggere i miei eventuali errori
commessi nella stesura del manoscritto". Mahaprabhu rispose sorridendo:
"Qualunque cosa un devoto dica, è dettata da Sri Krishna Stesso. Se
qualcuno vede dei difetti in questo, allora è semplicemente un miserabile
peccatore. Qualunque poesia egli componga, certamente Krishna sarà soddisfatto”.
Nel
frattempo Mahaprabhu stava portando a termine i Suoi lila dello studio
e desiderava rivelare il Suo vero Sé stabilendo la religione per quest'era
distribuendo l'amore per Dio attraverso il canto dei Suoi santi nomi. Così Egli
andò a Gaya per offrire il pinda al Suo scomparso padre e ai Suoi
antenati. In quel momento anche Sri Isvara Puri si trovava a Gaya. Dopo aver
offerto il pinda in vari santuari sacri, finalmente giunse nel luogo
dove sono custodite le impronte di Sri Visnu. Preso il darsana ed
ascoltate le glorie del santuario, Mahaprabhu svenne e cadde a terra. Per
volere della Provvidenza, Sri Isvara Puri arrivò qualche istante dopo e apprese
da Sri Candrasekara Acarya quanto appena accaduto. Trascorso un breve lasso di
tempo, Sri Caitanya riprese coscienza e vedendo Isvara Puri si alzò e offrì i
Suoi omaggi. Quindi si abbracciarono ed entrambi furono bagnati dalle lacrime
d'amore dell'altro.
Mahaprabhu
disse a Isvara Puri: "Il mio viaggio a Gaya ha avuto successo perché ho
potuto vedere i tuoi piedi di loto. Se uno offre pinda in questo luogo
santo, i suoi antenati vengono liberati. Ma semplicemente vedendo te, decine di
milioni di antenati otterranno la liberazione. Tutti i luoghi santi pregano per
poter ottenere la polvere dei tuoi piedi di loto. Perciò, o Puripada, Io prego
ai tuoi piedi di loto per poter attraversare l'oceano dell'esistenza materiale
e poter bere il nettare ai piedi di loto di Krishna".
Srila Isvara Puri rispose: "Ti prego, ascoltami Panditji. Ho capito che Tu sei l'incarnazione del Signore Supremo. Questa mattina ho fatto un sogno di buon auspicio che ora si è realizzato. Fin dal primo momento che Ti ho visto a Navadvipa, Ti ho sempre pensato. Vedendo Te provo un grande piacere, proprio come vedere Krishna". Sentendo ciò, Mahaprabhu abbassò il capo e disse: "Questa è la mia grande fortuna".
Srila Isvara Puri rispose: "Ti prego, ascoltami Panditji. Ho capito che Tu sei l'incarnazione del Signore Supremo. Questa mattina ho fatto un sogno di buon auspicio che ora si è realizzato. Fin dal primo momento che Ti ho visto a Navadvipa, Ti ho sempre pensato. Vedendo Te provo un grande piacere, proprio come vedere Krishna". Sentendo ciò, Mahaprabhu abbassò il capo e disse: "Questa è la mia grande fortuna".
Un
altro giorno Mahaprabhu si avvicinò a Isvara Puri e gli chiese di iniziarLo con
il mantra divino. "La Mia mente sta diventando inquieta in previsione
dell'iniziazione". Srila Puripada rispose: "Che dire del mantra,
Io sono pronto ad offrirti la mia vita". [C.B. Adi 17.10] Poi
Srila Isvara Puri iniziò Mahaprabhu con il mantra divino.
Una
mattina Srila Isvara Puri raggiunse Mahaprabhu che si dimostrò felice di
vederlo e dopo aver offerto i Suoi omaggi, lo invitò a pranzo. Srila Isvara
Puri disse: " Poter accettare del cibo proveniente dalle tue mani è una
grande fortuna per me". Mahaprabhu stesso cucinò e servì con molta
attenzione il maha-prasadam al Suo guru. Poi gli spalmò pasta
di sandalo sul suo corpo e gli mise una ghirlanda di fiori al collo. Così il
Signore Supremo ci ha insegnato come si deve servire il proprio guru.
Senza servire i grandi devoti non è possibile ottenere l'amore per Dio;
il servizio al guru è la porta per accedere alla devozione. Al ritorno
da Gaya Mahaprabhu si trovò sulla strada di Kumarhatta, il luogo di nascita del
suo guru e lì iniziò a rotolarsi in estasi nella terra finché questa
non fu intrisa dalle Sue lacrime. Poi raccolse un po' di terra dal luogo santo
e l'avvolse in un pezzo di stoffa dicendo: "Questa polvere mi è cara
quanto la Mia stessa vita", e poi partì per Navadvipa.
Il
luogo di nascita di Srila Isvara Puri è situato nell'attuale città di Halyahor,
vicino alla stazione ferroviaria di Kanchra-para sulla linea
Sealdah-Krishnanagar. Si deve scendere alla stazione di Kanchra-para e
proseguire in risciò fino a a Caitanya Doha. Doha significa stagno, ed
è ciò che è stato creato da quando i seguaci di Sri Caitanya, imitandolo, sono
venuti qui a raccogliere un po' di terra del luogo di nascita di Sri Isvara
Puri. Successivamente Mahaprabhu prese sannyasa e per richiesta di Sua
madre andò a vivere a Jagannatha Puri. All'epoca, Srila Isvara Puri aveva già
lasciato questo mondo. Mahaprabhu inviò due Suoi discepoli, Sri Govinda e
Kasisvara brahmacari a servire il Signore a Nilacala.