“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




sabato 17 marzo 2018

Parole di Srila Prabhupada: "Il Ladro che Divenne un Devoto".


Il Ladro che Divenne un Devoto


Kṛiṣhṇa spiega nella Bhagavad-gita: (BG 7.25): nāhaṁ prakāśaḥ sarvasya yoga-māyā-samāvṛtaḥ "Io non mi rivelo a tutti". Yogamāyā. È coperto. Quindi, come potete vedere Dio? Ma questa mascalzonata continua. "Puoi mostrarmi Dio? Tu hai visto Dio?" Dio è diventato proprio come un giocattolo. "Qui c'è Dio. Egli è l'incarnazione di Dio". (BG 7.15) Na māṁ duṣkṛtino mūḍhāḥ prapadyante narādhamāḥ. Loro sono peccaminosi, mascalzoni, sciocchi, i più bassi del genere umano. Queste sono le domande che fanno : "Puoi mostrarmi Dio?" Che qualifica hai aquisito, per vedere Dio? La qualifica è questa: "Tac chraddadhānā munayaḥ". Prima di tutto, uno deve essere fedele. Fedele. Śraddadhānāḥ. Una persona deve essere molto desiderosa di vedere Dio. "Puoi mostrarmi Dio?" Non con tendenza frivola, o prendendola alla leggera, o con la magia, proprio come se Dio fosse una magia. No. Egli deve essere molto serio. Noi lo abbiamo visto, siamo stati informati  riguardo  Dio. Quindi, io devo vederlo." C'è una storia a questo proposito. È molto istruttiva, cercate di ascoltare. Un recitatore di professione stava recitando il Bhāgavata, e stava descrivendo Kṛiṣhṇa  estremamente decorato, con molti gioielli; fu inviato nella foresta a sorvegliare le mucche. In quella riunione si nascondeva un ladro che pensò: "Perché non andare a Vrindavana a derubare quel ragazzo? E' nella foresta con molti gioielli preziosi. Posso andare lì, catturare quel bambino e prendere tutti i gioielli." Quella era la sua intenzione. era serio: "Devo trovare quel ragazzo, così, in una notte, diventerò milionario". Tanti gioielli. Così andò là, ma il suo pensiero era: "devo vedere Kṛṣṇa, devo vedere Kṛṣṇa." Quell'ansia, quel desiderio, rese possibile che lui vedesse Kṛṣṇa a Vrindavana. Egli vide Kṛṣṇa, esattamente come descritto dal lettore del Bhāgavata. Quindi, vedendolo: "Oh, tu sei un così bravo ragazzo, Kṛṣṇa." Così cominciò a lodarlo pensando: "Lo glorifico, e poi Gli prendo tutti i Suoi gioielli". Gli propose le sue intenzioni: "Allora, posso prendere alcuni dei tuoi ornamenti? Tu sei così ricco". "No, no, no... Mia mamma si arrabbierà. Non posso..." Kṛṣṇa era un bambino. Perciò, egli diventò sempre più appassionato per Kṛṣṇa, e di consequenza  si purificò, dovuto al fatto di essersi associato con Kṛṣṇa. Poi, alla fine, Kṛṣṇa disse: "Va bene, puoi prenderli". Come risultato diventò subito un devoto di Krshna.
Così, in un modo o nell'altro, dobbiamo entrare in contatto con Kṛṣṇa. In un modo o nell'altro, saremo purificati.