“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




mercoledì 30 gennaio 2008

Riguardo la "Sikha" (Ciuffo di capelli).


Per mantenere la pulizia e coltivare la semplicità, i monaci dei Monasteri in cui si pratica lo Yoga e anche alcuni uomini di famiglia, rinunciano ai capelli. Questa antica tradizione è il segno che la persona è più interessata a coltivare la bellezza dell'anima che quella del corpo.


Il ciuffo di capelli si chiama "Sikha". In Oriente anche i nichilisti e gli impersonalisti si rasano la testa come i monaci, pertanto, i devoti Vaishnava usano portare la Sikha per distinguersi ed essere riconosciuti come teisti personalisti.


E' un simbolo della scuola Vaishnava e chi lo usa conferma che la sua meta spirituale è l'amore puro per Krishna. Questa pratica è considerata anche come una tradizione giudaica che anche il Signore Gesù Cristo seguiva. Il famoso Sudario custodito a Torino mostra chiaramente che un ciuffo di capelli più lungo degli altri si estendeva fino al Suo costato. Esiste anche una scultura nella Cattedrale di Notre Dame (1300 D.C.) che mostra un bambino con la Sikha vicino al Signore Gesù. Ciò dimostra che questa era una tradizione cristiana accettata da tutti all'epoca.


Srila Sridhara Maharaja ci illunina:

"Una barca senza timone và alla deriva nell'oceano. Però se abbiamo preso con il cuore l'ideale particolare di Krishna, Mahaprabhù e il Bhagavatam, allora saremo attirati. Il nostro ciuffo di capelli (sikha) sarà ormeggiato ai piedi di Gurudeva e della Grazia Divina. Il ciuffo di capelli è catturato, la testa è catturata lì, e tutto sarà fatto attraverso la testa, la parte più venerata in questo mondo materiale".