“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




martedì 19 aprile 2016

"La soddisfazione più grande" di Srila B.R.Sridhara Maharaja

SERMONE DEL GUARDIANO DELLA DEVOZIONE

CAPITOLO 1

"La soddisfazione più grande"


Risultati immagini per srila sridhara maharajaOffrirsi incondizionatamente a Lui è la manifestazione di un livello di fede del grado più elevato. Se la nostra offerta contiene delle condizioni, dovremo rimanere lontani da Lui. La caratteristica della fede più elevata è l’assoluta di condizionalità: “Sarò semplicemente soddisfatto con l’opportunità di servirTi a distanza, attraverso qualche intermediario. Dàsà-dàsà-dàsànudàsatvam, servitore del servitore del servitore del servitore…Ho la Sua connessione a distanza e la mia energia passa a Lui, il centro della soddisfazione,  attraverso i devoti. Senza considerare la mia posizione, desidero la connessione con la più grande soddisfazione del mondo intero!”.
 Tutti stanno cercando la soddisfazione delle loro più intime necessità.

Sarva-dharmàm parityaiya, màm ekam saranam vraja (Bhagavad-gità 18.66): La ricerca del Signore supera qualsiasi altro dovere. Un autentico devoto pensa: “Non ho obblighi verso nessuno, tranne che con Krishna, il mio Signore”. I Suoi più grandi e lodevoli servitori sono quelli che sono in contatto con il Suo supremo agente. Non direttamente con Lui, ma con il più grande agente al Suo servizio. Questo costituirà la relazione più elevata e sicura di ananya-bhajana, il servizio esclusivo che elimina tutti gli altri.
Nessuna traccia di sfruttamento deve trovarsi in noi. Non dobbiamo correre dietro a nessun genere di godimento, incluso il godimento dell’ ”associazione con Dio”. Dobbiamo essere completamente liberi dallo spirito di godimento. Se qualche traccia di questo spirito si trova in noi, dovremo rimanere in uno dei piani di questo Brahmànda, questo universo, come Bhùh, Bhuvah, Svah, Mahah, Janah, Tapah o Satya-loka. E se qualche macchia di rinuncia o spirito di austerità rimane in noi, non ci verrà permesso di entrare nel mondo dell’Infinito, Vaikuntha. Kuntha significa “limite”, e Vaikuntha significa “mondo illimitato”.
Vogliamo essere membri del mondo Infinito. “Finito” si riferisce solamente al tentativo del nostro interesse separato di misurare l’Infinito; è così che finiamo per concepire il finito. Quando il nostro ego vuole misurare una porzione dell’Infinito, considerando: “Questo è il mio regno, questo è il regno del mio amico, etc.”, vediamo che il nostro interesse separato è maya, concezione errata, pessima comprensione, nell’Infinito. Tutte queste cose devono essere dissolte. Anche l’attitudine di mentalità reazionaria che ci fa dire: “Ho capito che non posso godere; smetterò di lavorare e cesserò ogni attività” deve essere abbandonata.
Saremo, allora, faccia a faccia con il lato positivo. Qual è il lato positivo? E’ l’onda centrale, lila, il gioco dell’Assoluto. Questa onda soddisfa i desideri del Signore Supremo, e noi saremo faccia a faccia con questo. Se la tendenza per l’interesse separato o la rinuncia reazionaria rimangono in noi, non potremo avere il tocco di questa eterna corrente di soddisfazione dell’Assoluto. Quando saremo liberi di queste due classi di capriccio, potremo entrare in connessione con questa corrente eterna dove tutti gli aspetti, ovunque, partecipano attivamente alla soddisfazione del Centro. Questo piano non è arido; è felice, costruttivo e rianimante, e saremo capaci di sentirlo. Solamente un piccolo tocco di questa onda ci farà capire di non volere altro. Questo è il nostro viaggio di ritorno a casa, e qualsiasi altro desiderio o richiesta ci manterranno in un paese straniero, esposti alla catena di nascita, malattia, vecchiaia e morte. Questi problemi esistono a causa della cattiva comprensione e della identificazione dell’anima con cose mortali.

Bhukti-mukti-sprhà yàvat, pisàci hrd varttate
Tàvad bhakti-sukhasyàtra, katham abhyudayo bhavet
                                                                                Bhakti-rasàmrta-sindhuh, Pùrva 2.22

“Come può, la gioia della santa devozione, apparire nel cuore di qualcuno quando questi è incantato dai fantasmi del desiderio, dello sfruttamento e della rinuncia?”


Le idee di rinuncia e di godimento sono strane per noi, ci posseggono come fantasmi, hanno preso dominio del nostro ego e stanno giocando con lui. Siamo presi nelle sue malevoli mani, e dobbiamo fuggire da questa cospirazione di màyà. E’ necessario essere liberi, membri liberi del mondo Infinito dove fiorisce il nobile fluire della dedizione. Lì non esistono aspirazioni limitate; una corrente di dedizione su vasta scala sta fluendo verso il Centro. Questa è la nostra casa, la terra dove possiamo vivere eternamente. Lì sono tutti individui, e non esistono nascita, malattia, vecchiaia e morte. Il nostro essere interiore sorgerà e si confonderà con i residenti di questa terra.