Anziché sprecare terra e fatica per far crescere cose superflue
come il tabacco, dovremmo vivere con semplicità
adorando Dio con il nostro lavoro
e il canto dei Suoi santi nomi
(© Jonathan Souza | Dreamstime.com)
annad bhavanti bhutani
parjanyad anna-sambhavah
yajnad bhavati parjanyo
yajnah karma-samudbhavah
parjanyad anna-sambhavah
yajnad bhavati parjanyo
yajnah karma-samudbhavah
I corpi di tutti gli
esseri viventi trovano il loro sostentamento nei cereali che sono prodotti
dalle piogge. Le piogge sono favorite dal compimento di yajna [sacrifici] e lo yajna nasce dai doveri
prescritti.”
(Bhagavad-gita 3.14)
(Bhagavad-gita 3.14)
Mentre venivo al vostro
villaggio ho visto che ci sono molti terreni agricoli destinati alla produzione
di tabacco. La produzione di tabacco può darvi del denaro, ma vi mancheranno i
cereali. Bhagavan, Dio la Persona Suprema, afferma:
varnasramacara-vata
purusena parah puman
visnur aradhyate pantha
nanyat tat-tosa-karanam
purusena parah puman
visnur aradhyate pantha
nanyat tat-tosa-karanam
“Dio, la Persona
Suprema, Sri Visnu, viene adorato con un opportuno adempimento dei doveri
prescritti dal sistema dei varna e degli asrama. Non c’è altro modo per soddisfare Dio, la Persona Suprema.”
Nello Srimad-Bhagavatam (11.5.32) è affermato: yajnaih sankirtana-prayair yajanti hi su-medhasah “[Nell’era di Kali] le
persone intelligenti adoreranno il Signore con lo yajna del canto dei santi nomi del Signore.” Yajna significa soddisfare lo yajna-purusa: il Signore, Narayana o
Bhagavan. Nello Srimad-Bhagavatam (7.5.31) Prahlada
Maharaja dice:
na te viduh svartha-gatim hi visnum
durasaya ye bahir-artha-maninah
andha yathandhair upaniyamanas
te ’pisa-tantryam uru-damni baddhah
durasaya ye bahir-artha-maninah
andha yathandhair upaniyamanas
te ’pisa-tantryam uru-damni baddhah
“Le persone fortemente
invischiate nella coscienza del godimento della vita materiale, che per questa
ragione hanno accettato come loro capo o guru un uomo ugualmente
cieco, attaccato agli oggetti esterni dei sensi, non possono capire che il fine
dell’esistenza è quello di tornare a Dio e d’impegnarci al servizio offerto a
Sri Visnu. Come ciechi guidati da un altro cieco perdono la strada e cadono nel
fosso, così persone attaccate alla materia, guidate da altri uomini attaccati
alla materia, sono saldamente legate dalle robuste corde dell’attività
interessata e continuano ripetutamente a vivere la loro vita materialista
soffrendo a causa delle tre forme di sofferenza.”
Le persone non sanno che
lo scopo della vita è avvicinare Sri Visnu. Nei Purana così Shiva istruisce Parvati, aradhananam sarvesam
visnor aradhanam param: “Di tutti i tipi di adorazione,
l’adorazione a Visnu è la più elevata.” Perciò la vita umana è fatta per adorare
Visnu. Sfortunatamente, nella loro cecità, i leader non insegnano alle persone
a compiere visnu-aradhana, l’adorazione di Visnu.
Il Movimento per la coscienza di Krishna è stato fondato proprio per educare le
persone ad adorare Sri, Visnu. Questa è la nostra missione in tutto il mondo.
Nella Bhagavad-gita (3.9) Krishna dice:
yajnarthat karmano ’nyatra
loko ’yam karma-bandhanah
tad-artham karma kaunteya
mukta-sangah samacara
loko ’yam karma-bandhanah
tad-artham karma kaunteya
mukta-sangah samacara
“L’attività deve essere
compiuta come sacrificio a Visnu, altrimenti lega il suo autore al mondo
materiale. Per questa ragione, o figlio di Kunti, compi i tuoi doveri per la
soddisfazione di Visnu e resterai per sempre libero dai legami della materia.”
|
|
|
Devoti al lavoro nei campi. (Foto di Bhargava Dasa)
|
L’ATTIVITA' CHE NON PRODUCE KARMA
Yajnasignifica Visnu. Si dovrebbe agire solo per soddisfare Visnu. Qualunque l’attività compiamo abitualmente dovrebbe essere finalizzata a soddisfare Visnu. Altrimenti saremo coinvolti nel karma. Karma significa che in qualche modo agiamo sotto la direzione dell’energia materiale, cioè dell’energia illusoria e perciò ne veniamo coinvolti. Nella Bhagavad-gita (13.22) si afferma, karanam guna-sango ’sya sad-asad yoni-janmasu: Otteniamo differenti tipi di corpi in base alle nostre attività e al nostro rapporto con le influenze della natura materiale. Se smettiamo di praticare visnu-aradhana, se rinunciamo ad agire per ottenere il favore di Visnu, veniamo coinvolti nelle azioni risultanti dalle nostre diverse attività. Perciò Krishna insegna,
yat karosi yad asnasi
yaj juhosi dadasi yat
yat tapasyasi kaunteya
tat kurusva mad-arpanam
yaj juhosi dadasi yat
yat tapasyasi kaunteya
tat kurusva mad-arpanam
“Qualunque cosa tu
faccia, non importa, ma il risultato deve essere offerto a Me.”
[Bhagavad-gita 9.27]
[Bhagavad-gita 9.27]
Ora in quest’era in
tutto il mondo le persone hanno dimenticato Visnu, Dio. Esse compiono azioni a
loro piacimento che le coinvolgono nascita dopo nascita, sad-asad-yoni-janmasu. Dopo la morte avremo una nascita elevata o
una bassa nascita – sat o asat – ma questa non è la soluzione della vita. Tutti hanno diversi tipi di
occupazione, come è affermato nella Bhagavad-gita:
brahma-karma, ksatriya-karma, vaisya-karma o sudra-karma. In genere si opera, come brahmana, come ksatriya, come vaisya o come sudra. Sri Krishna dice:
yatah pravrittir bhutanam
yena sarvam idam tatam
sva-karmana tam abhyarcya
siddhim vintati manavah
yena sarvam idam tatam
sva-karmana tam abhyarcya
siddhim vintati manavah
“Se adora il Signore,
che è la fonte di tutti gli esseri ed è onnipresente, l’uomo può raggiungere la
perfezione compiendo l’attività congeniale alla propria natura.”
[Bhagavad-gita 18.46]
[Bhagavad-gita 18.46]
Nell’adorazione di
Krishna non c’è la limitazione che solo i brahmana possano offrire preghiere a Krishna e adorarLo; tutti possono farlo.
Krishna afferma:
mam hi partha vyapasritya
ye ’pi syuh papa-yonayah
striyo vaisyas tatha sudras
te ’pi yanti param gatim
ye ’pi syuh papa-yonayah
striyo vaisyas tatha sudras
te ’pi yanti param gatim
“Coloro che si rifugiano
in Me, o figlio di Pritha, anche se sono di bassa nascita – donne, vaisya [mercanti] e sudra [operai] – possono
raggiungere la destinazione suprema.”
Perfino coloro che sono
più degradati dei sudra possono trarre beneficio
dall’adorazione di Krishna. Perciò la nostra attività dovrebbe essere eseguita
come uno yajna.
LO YAJNA DI QUEST'ERA
Nel passato lo yajna veniva compiuto con grande opulenza. Venivano gettate nel fuoco enormi quantità di cereali e di ghee. In quest’era di Kali invece, non vi sono cereali e ghee a sufficienza da offrire nel fuoco dello yajna. Perciò in questo Kali-yuga, lo yajna viene compiuto col canto dei santi nomi del Signore. Perciò la mia unica raccomandazione è che produciate cereali a sufficienza. Non sprecate il vostro tempo a produrre tabacco. Nelle Scritture il tabacco è proibito:
LO YAJNA DI QUEST'ERA
Nel passato lo yajna veniva compiuto con grande opulenza. Venivano gettate nel fuoco enormi quantità di cereali e di ghee. In quest’era di Kali invece, non vi sono cereali e ghee a sufficienza da offrire nel fuoco dello yajna. Perciò in questo Kali-yuga, lo yajna viene compiuto col canto dei santi nomi del Signore. Perciò la mia unica raccomandazione è che produciate cereali a sufficienza. Non sprecate il vostro tempo a produrre tabacco. Nelle Scritture il tabacco è proibito:
abhyarthitas tada tasmai
sthanani kalaye dadau
dyutam panam striyah suna
yatradharmas catur-vidhah
sthanani kalaye dadau
dyutam panam striyah suna
yatradharmas catur-vidhah
“Alla richiesta di Kali,
Maharaja Pariksit gli permise di stabilirsi in quei luoghi dove si trovavano il
gioco d’azzardo, le sostanze intossicanti, la prostituzione e l’abbattimento
degli animali.”
[Srimad-Bhagavatam 1.17.38]
[Srimad-Bhagavatam 1.17.38]
Pana significa anche fumare. Queste quattro cose – fare scommesse, prendere
intossicanti, fare sesso illecito e uccidere gli animali – sono considerate
attività colpevoli. E nella Bhagavad-gita [7.28] è detto:
yesam tv anta-gatam papam
jananam punya-karmanam
te dvandva-moha-nirmukta
bhajante mam driaha-vratah
jananam punya-karmanam
te dvandva-moha-nirmukta
bhajante mam driaha-vratah
Se non si è liberi dalle
attività colpevoli, non ci si può impegnare completamente nell’adorazione del
Signore Supremo, Krishna. Perciò chiunque voglia ottenere il vero beneficio
della forma umana deve rifiutare questi quattro principi di vita peccaminosa.
Krishna perciò dice a tutti:
Krishna perciò dice a tutti:
sarva-dharman parityajya
mam ekam saranam vraja
aham tvam sarva-papebhyo
moksayisyami ma sucah
mam ekam saranam vraja
aham tvam sarva-papebhyo
moksayisyami ma sucah
“Lascia ogni forma di
religione e abbandonati a Me. Io ti libererò da tutte le reazioni del peccato,
non temere.”
[Bhagavad-gita 18.66]
[Bhagavad-gita 18.66]
Non è possibile
liberarci dalle attività colpevoli con le nostre sole forze, perché in
quest’era di Kali siamo tutti soggetti a compiere attività colpevoli. Se però
ci arrendiamo a Krishna come Egli c’insegna – interamente e senza riserve –
Egli ci aiuterà a liberarci dalle reazioni del peccato.
Vi ringrazio moltissimo.
Vi ringrazio moltissimo.

