“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




lunedì 11 aprile 2016

"Diritti D'Autore Trascendentali" di S.D.G.Bhakti Aloka Paramadvaiti Swami

Questa lettera analizza la natura dei diritti d’autore in relazione ai libri scritti dagli Acarya Vaishnava.
E' importante per il futuro, perché ogni missione Vaishnava ha bisogno delle Scritture. L'opinione di un discepolo di avere più diritto di un suo confratello spirituale sull’eredità del proprio Maestro Spirituale indica la mancanza di comprensione della nostra tradizione. 

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Cari Vaishnava e lettori, per favore accettate i miei omaggi.

Questa lettera cerca di dare qualche informazione su come il Siddhanta Vaishnava considera i diritti d’autore sulla letteratura trascendentale. Possedere diritti d’autore significa reclamare la proprietà dei diritti d’autore di qualche contributo creativo; per questo motivo è incompatibile con la discesa divina della conoscenza in questo mondo. Il Maestro Spirituale è il mezzo trasparente per mezzo del quale Dio consegna i Suoi insegnamenti a questo mondo.  Una volta Srila Prabhupada stava leggendo il Libro di Krishna. Il suo segretario gli chiese  perchè leggesse i suoi stessi libri. Srila Prabhupada rispose: "Questi non sono i miei libri, loro sono stati solo dettati da me ". Il discepolo riceve il mantra e gli insegnamenti dal proprio Guru; promette di rimanere fedele alle istruzioni dei suoi Guru. Non esiste altra condizione formale per essere accettato come discepolo. Questo mostra chiaramente che ogni discepolo ha il diritto e il dovere di distribuire gli insegnamenti dei suoi Guru nella forma che considera più appropriata. L’unico reale proprietario dei diritti è il Supremo Signore Sri Krishna Stesso. Egli ha anche permesso che la Sua Bhagavad Gita venisse stampata da molte persone. Solo i veri devoti hanno pensato di ottenere le benedizioni di Bhakti Devi stampando la Bhagavad gita. E’ solo Krishna che può decidere quale discepolo è debitamente qualificato per distribuire il messaggio puro del suo Guru. Pertanto, qualsiasi intento da parte di qualsiasi istituzione di reclamare diritti esclusivi dei contributi scritti dai loro Acarya non è in accordo con la legge trascendentale.  Gli Acarya desiderano che i loro insegnamenti vengano passati attraverso i loro discepoli e altri Vaishnava sinceri. Solo per la propria qualificazione, e non per qualche tipo di nomina, qualcuno può essere accettato come qualificato per rappresentare adeguatamente il proprio Maestro Spirituale. Sarebbe contraddittorio alla natura della nostra Siksa Guru Parampara e all’enfasi degli Acarya Vaishnava se la pubblicazione delle sacre scritture e la loro distribuzione venisse limitata a una persona o una istituzione. Questo non è corretto, perchè Srila Prabhupada desiderava che i Suoi libri fossero distribuiti da tutti e per tutti. Qualunque decisione riguardo i diritti d’autore che causi o che diminuisca il numero di libri pubblicati e distribuiti non può sussistere nell’interesse di Srila Prabhupada. So che spesse volte questo è accaduto. Non dimentichiamo che ogni missione Vaishnava desidera naturalmente usare la letteratura che stampa e distribuisce per promuovere la propria causa attraverso gli inviti stampati nei libri. La storia ha mostrato che le proprietà delle missioni di grandi Acarya sono finite, a volte, nelle mani di persone mondane ignoranti del sacro significato di tali luoghi. Tali persone, però, non hanno avuto l’opportunità di reclamare il monopolio sugli insegnamenti e sugli scritti del Guru o degli Acarya fondatori. Questa è una osservazione molto importante. E’ risaputo che i successori di qualche Acarya falliscono nel tentativo di continuare la propria linea di pura devozione, e a volte sono altri discepoli che perpetuano realmente la Sampradaya. Gli insegnamenti di qualsiasi Guru autentico sono la proprietà di tutti quelli che si confanno allo spirito del suo messaggio. Dovuto al fatto che non si può determinare anteriormente chi è realmente un discepolo qualificato, è chiaro che tutti hanno il diritto di predicare il messaggio del proprio Guru e anche di pubblicare e distribuire i suoi insegnamenti.  Troviamo che questa conclusione è sostenuta dalla tradizione Vaishnava anche attualmente. Esempi: 

-Tutti i rami della Gaudiya Math pubblicano liberamente i libri degli Acarya precedenti. La ISKCON ha pubblicato la Brahma Samhita, precedentemente pubblicata da Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati. 

-Tutti i Gaudiya Vaishnava cantano le canzoni di Bhaktivinoda Thakura e Narottama Das Thakura. Generalmente i Vaishnava sono molto felici se un altro Vaishnava stampa e distribuisce letteratura sacra di qualsiasi autore, sapendo bene che tanto Krishna quanto l’autore saranno molto compiaciuti del fatto che le anime conoscano la Verità Divina. 

Poiché solo Krishna può condurre qualcuno al proprio Maestro Spirituale (Brahmananda Bhramite kona), è un errore pensare che qualcuno possa illegalmente abusare degli insegnamenti di qualche Guru distribuendo e pubblicando i suoi lavori. Non esistono ragioni valide  per non coordinare e pubblicare i libri degli Acarya precedenti in uno sforzo congiunto di varie missioni. Questo può solo essere fatto se il proposito è trasparente e conosciuto da tutti i partecipanti. Lo stesso Srila Prabhupada animava i suoi discepoli a scrivere anche in sua presenza. Come può, un discepolo, scrivere se non ha il permesso di citare il suo Guru e pubblicare i suoi scritti???
Srila Prabhupada fondò varie divisioni della sua casa editoriale chiamata BBT. Io (B.A. Paramadvaiti) fui personalmente responsabile di vari dipartimenti della BBT dal 1973 al 1979 (per lo svedese, danese, finlandese e portoghese). Srila Prabhupada ci diede piena libertà di pubblicare e dava il benvenuto a qualsiasi nuovo libro. Il suo punto di vista era che tutta l’energia sarebbe dovuta essere utilizzata per Krishna, senza dare importanza a chi si sarebbe incaricato poi di questo. Potenzialmente, ogni discepolo di Srila Prabhupada e ogni suo seguace genuino sono qualificati per iniziare una sezione di pubblicazioni trascendentali e per pubblicare gli scritti di Srila Prabhupada e Srila Sridhara Maharaja, come anche quelli degli Acarya precedenti. Ci si deve solo assicurare che l’energia di questi libri venga veramente usata per il servizio al Signore; altrimenti sarà responsabile delle reazioni. E’ anche necessario che ogni dipartimento di stampa trascendentale sia trasparente nelle sue faccende finanziarie di fronte i propri contribuenti. Come si dice: I conti chiari e una buona amministrazione mantengono l’amicizia, l'amore e la fiducia. 
E’ il momento di trarre il vero Siddhanta con un approccio chiaro. Anche il muro di Berlino è dovuto cadere. La sottomissione è la sola cosa desiderabile per un ideale perfetto. E anche questa è volontaria. I successori di un Acarya, anche avendo ricevuto una nomina adeguata, dovrebbero tenere a mente che i propri fratelli spirituali hanno uguale diritto e dovere di continuare la successione disciplica. Questa è la legge della successione disciplica. 

Tutte le glorie a Sri Guru e Gauranga! 
Vostro eterno servitore