“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




mercoledì 20 aprile 2016

"SANTI: SCRITTURE VIVENTI" di Srila B.R.Sridhara Maharaja

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 Studente: Quindi come possiamo accrescere la nostra fede nella coscienza di Krishna?

Sridhar Maharaja: Come sei arrivato a concepire la coscienza di Krishna?

Studente: Leggendo la Bhagavad-gita.

Sridhar Maharaja: Bhagavad-gita. Cioè dalle scritture. E le scritture da chi sono state scritte? Qualche santo. Per cui, l'associazione con i santi e i consigli delle scritture sono entrambi necessari. Il santo è la scrittura vivente, mentre le scritture ci istruiscono in modo passivo. Un santo ci può insegnare attivamente, e possiamo ricevere un beneficio passivo dalle scritture. L'associazione con le scritture e i santi ci può aiutare a raggiungere la realizzazione ultima: sadhu sastra krpaya haya. I santi sono più potenti. Coloro che vivono la vita secondo i consigli scritturali sono scritture personificate. In loro compagnia, e per la loro grazia, possiamo assimilare quella suprema, sottile conoscenza e fede.
Tutte le nostre esperienze sono vane nel tentativo di ottenere la destinazione ultima; solo la fede può condurci là. Il mondo spirituale è lontano, molto al di là della giurisdizione della nostra limitata esperienza visiva, uditiva e mentale. L'esperienza dell'occhio, dell'orecchio e della mente è misera e molto limitata, ma la fede può innalzarsi e perforare quest'area, ed entrare nel regno trascendentale.
La fede dovrebbe essere sviluppata con l'aiuto delle scritture e dei santi. Loro ci aiuteranno a capire che il mondo spirituale è reale e questo mondo è irreale. In quel momento, questo mondo materiale sarà notte per noi, e quello sarà giorno. Attualmente il mondo eterno ci sembra come tenebre, e siamo svegli in questo mondo mortale. Ciò che è la notte per qualcuno è il giorno per qualcun'altro. Una persona santa è cosciente di certe cose, mentre un furfante lavora su un altro piano. Vivono in due mondi separati. Uno scienziato vive in un mondo; un teppista vive in un altro. Ciò che è il giorno per uno, è la notte per l'altro. Le persone comuni non possono vedere ciò che hanno visto Einstein e Newton, e ciò che le persone comuni vedono viene ignorato dai grandi uomini. Quindi dobbiamo svegliare il nostro interesse per quel piano, ed ignorare gli interessi di questo piano.