“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




venerdì 22 febbraio 2019

"Qualsiasi sforzo teso a celebrare le glorie di Krishna equivale al canto del Santo Nome". Nettare di Srila Prabhupada


Parlando del Sesto Canto dello Srimad-Bhagavatam, Prabhupada si riferì ripetutamente al commento di Sridhara Swami che risale al dodicesimo secolo.
Sridhara Swami disse che il canto è sufficiente, anche senza principi regolatori, per liberare le persone. Come si spiega questa affermazione, dato che lo stesso Sridhara Swami parla anche di principi regolatori? L’idea è che il canto del santo nome è così potente che può immediatamente liberare chi lo canta. Ma poiché noi siamo inclini a cadere ripetutamente, ecco che sono necessari i principi regolatori…
La mattina, a mezzogiorno e la sera dovremmo sempre cantare il mantra Hare Krishna con fede e devozione. Facendo ciò, è possibile evitare un’enorme quantità di condizioni miserabili di vita col solo canto. Dovremmo quindi essere molto attenti e pieni di fede. Dovremmo sapere che non appena ci mettiamo a cantare, Krishna danza sulla nostra lingua. Perciò dovremmo essere molto attenti e rispettosi”.
Ogni sera Prabhupada si serviva del commento di Sridhara Swami come testo.
Sridhara Swami fa questo esempio: non conoscendo l’esistenza di una medicina così buona, l’uomo prende migliaia di medicine. Similmente, senza conoscere il mantra Hare Krishna, i grandi sostenitori dei principi religiosi si dedicano a tante e difficili cerimonie religiose. In realtà non ve n’è bisogno. La cosa più importante, Sridhara Swami lo mette in rilievo con grande enfasi, è soltanto il canto del mantra Hare Krishna senza la comprensione di alcuna cerimonia rituale...”
Il commentario di Sridhara Swami era pieno di citazioni tratte da diverse scritture circa il beneficio supremo ottenuto col canto dei santi nomi di Krishna.
Poi Sridhara Swami dice: akila-cestitam. Questo significa che qualsiasi sforzo teso a celebrare le glorie di Krishna equivale al canto del santo nome. Quando esci per fare proseliti, per spingere questo movimento, forse le persone pensano che non stai cantando. Ma se tu stai parlando al fine di fare un membro a vita, questo discorso equivale al canto del mantra Hare Krishna perché è akila-cestitam. La vita di un individuo deve essere dedicata soltanto al servizio di Krishna”.