L’informazione che viene
trasmessa attraverso i mezzi di comunicazione esercita una grande
influenza nella società. E’ veramente spiacevole constatare che i
sopracitati mezzi di comunicazione caratterizzati da superficialità
siano carenti di veridicità. La stampa, per esempio, fa
concessioni a una clientela che crede in tutto ciò che dice ed è
contenta e simultaneamente plasmata da messaggi, notizie e
pettegolezzi del mondo dello spettacolo..
Generalmente, la gente preferisce
la distrazione all’informazione, la quale richiede uno sforzo
interpretativo da parte del lettore o dello spettatore. La mancanza
di veridicità nella stampa è dovuta anche al fatto che molti
quotidiani, periodici e riviste vengono finanziati da gruppi di
potere che hanno interessi personali e specifici. Considerando ciò,
risulta difficile pensare che possa esserci un’informazione
imparziale e obiettiva, perché è presente l’omertosa necessità
di compiacere quelli che ti finanziano. Attraverso le preferenze in
materia di stampa, è possibile stabilire il livello educativo delle
persone, così come il loro condizionamento. Per esempio, la
maggioranza delle persone sfogliano riviste dedite a creare scandalo
con la pubblicazione di immagini cruente o a sfondo erotico. Questi
argomenti rivestono una particolare attrazione.
Tra i mezzi di comunicazione è
solito competere attraverso la pubblicazione dei temi che
spettacolarizzano di più, così l’ambito dell’informazione viene
ridotto alla pornografia e alla cronaca più impattante. Quali sono
le conseguenze di queste abitudini malsane? In Spagna, per esempio,
secondo stime ufficiali del governo, nel 40% delle famiglie sono
presenti abusi sessuali su minori, un fenomeno riconducibile ad una
gestione irresponsabile della sessualità da parte dei media. Poiché
i mezzi di informazione sono parte integrante di questa dinamica
incurante e problematica, la loro attività non può essere
considerata come mezzo di trasmissione della verità. La stampa
detiene una grande responsabilità sociale, culturale e educativa. I
giornalisti dovrebbero aspirare di offrire una corretta e veritiera
informazione alle persone, stimolando il loro senso critico.
Attraverso un mezzo di comunicazione come la stampa, per esempio, si
potrebbe veicolare il messaggio della saggezza vedica, la linea
filosofica che incoraggia la ricerca della verità, coinvolgendo
tutti i mezzi comunicativi che Dio ha disposto a tal proposito.
Secondo la saggezza vedica, proferire calunnie trae reazioni negative
a coloro che diffamano. Pensiamo, ora, come un’offesa o una bugia,
consegnate ad una rivista, a loro volta si convertano immediatamente
in migliaia di offese e di bugie, a seconda del numero di copie che
quella rivista stampa quotidianamente. Al contrario, se quella
rivista può fare in modo che le persone elevino la loro coscienza
tramite una sana informazione, allora sarebbe un vero progresso. Come
minimo, ci si aspetta dal giornalista, in quanto investigatore e
analista autonomo, che compia il suo dovere di informare affinché la
gente abbia più chiarezza su quello che succede nel mondo.
Apprezziamo alcuni esempi delle
verità che i messaggeri della saggezza vedica ci raccomandano di
trasmettere a tutti.
Un grande maestro dell’India
pubblicò un diario riguardo la vita spirituale. Quando gli chiesero
quali notizie del mondo spirituale contenesse tale diario, lui
rispose:
“Il mondo spirituale è
infinito, e succedono talmente tante cose lì che si potrebbe
pubblicare un quotidiano ogni minuto. Un grande Re dell’India
antica che si chiamava Yudhistira, spiegò che la grande notizia del
mondo materiale è che tutte le entità viventi si trovano in una
grande pentola che sta bollendo sul fuoco. Quelle che sono ben cotte
vengono tolte dalla pentola per mezzo della morte, mentre altre
vengono introdotte nella pentola per mezzo della nascita. Il fuoco al
di sotto della pentola è il tempo. Sebbene accada tutto questo,
rimane la certezza che benchè il mondo intero si stia consumando,
questo non intaccherà le anime perché sono eterne”.
Pertanto, in un mondo saturo di
informazioni, dove non è chiaro ciò che è certo e ciò che non lo
è, la saggezza vedica ci informa di qualcosa di sorprendente e
verificabile: sappiamo della morte dei nostri antenati e stiamo
continuamente vedendo morire le persone attorno a noi, ma continuiamo
ad agire e pensare come se la morte non avesse a che fare con nessuno
di noi. I mezzi di comunicazione potrebbero essere utilizzati per
coscientizzare la gente riguardo queste notizie.
Invitiamo l’industria dei
giornali ad approfondire i temi della saggezza vedica che contengono
tanti consigli ispirati dalle Scritture Vediche. Questo aiuterà
senza dubbio la comprensione della funzione sociale della stampa, che
deve essere imparziale, compromessa con la verità e attenta
nell’esporre le ingiustizie alla vista di tutti. Dovrebbe inoltre
diffondere le riflessioni dei saggi e dei pensatori, come anche
quelle delle persone veramente consacrate a Dio e al servizio
dell’umanità, perché la loro funzione consiste nell’educare e
sostenere l’evoluzione della coscienza nel mondo.
Speriamo che il senso comune, che
spiacevolmente è il meno comune di tutti i sensi, si espanda
affinché il mondo della stampa consideri il proprio lavoro con
serietà e lo pratichi con il dovuto rigore.
Molte grazie.
Fonte: Collezione Saggezza
Vedica
Autore: Swami B.A. Paramadvaiti
Autore: Swami B.A. Paramadvaiti