“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




mercoledì 1 maggio 2019

"Il Dovere della Stampa" di Swami B.A. Paramadvaiti


L’informazione che viene trasmessa attraverso i mezzi di comunicazione esercita una grande influenza nella società. E’ veramente spiacevole constatare che i sopracitati mezzi di comunicazione caratterizzati da superficialità siano carenti di veridicità. La stampa, per esempio, fa concessioni a una clientela che crede in tutto ciò che dice ed è contenta e simultaneamente plasmata da messaggi, notizie e pettegolezzi del mondo dello spettacolo..
Generalmente, la gente preferisce la distrazione all’informazione, la quale richiede uno sforzo interpretativo da parte del lettore o dello spettatore. La mancanza di veridicità nella stampa è dovuta anche al fatto che molti quotidiani, periodici e riviste vengono finanziati da gruppi di potere che hanno interessi personali e specifici. Considerando ciò, risulta difficile pensare che possa esserci un’informazione imparziale e obiettiva, perché è presente l’omertosa necessità di compiacere quelli che ti finanziano. Attraverso le preferenze in materia di stampa, è possibile stabilire il livello educativo delle persone, così come il loro condizionamento. Per esempio, la maggioranza delle persone sfogliano riviste dedite a creare scandalo con la pubblicazione di immagini cruente o a sfondo erotico. Questi argomenti rivestono una particolare attrazione.
Tra i mezzi di comunicazione è solito competere attraverso la pubblicazione dei temi che spettacolarizzano di più, così l’ambito dell’informazione viene ridotto alla pornografia e alla cronaca più impattante. Quali sono le conseguenze di queste abitudini malsane? In Spagna, per esempio, secondo stime ufficiali del governo, nel 40% delle famiglie sono presenti abusi sessuali su minori, un fenomeno riconducibile ad una gestione irresponsabile della sessualità da parte dei media. Poiché i mezzi di informazione sono parte integrante di questa dinamica incurante e problematica, la loro attività non può essere considerata come mezzo di trasmissione della verità. La stampa detiene una grande responsabilità sociale, culturale e educativa. I giornalisti dovrebbero aspirare di offrire una corretta e veritiera informazione alle persone, stimolando il loro senso critico. Attraverso un mezzo di comunicazione come la stampa, per esempio, si potrebbe veicolare il messaggio della saggezza vedica, la linea filosofica che incoraggia la ricerca della verità, coinvolgendo tutti i mezzi comunicativi che Dio ha disposto a tal proposito. Secondo la saggezza vedica, proferire calunnie trae reazioni negative a coloro che diffamano. Pensiamo, ora, come un’offesa o una bugia, consegnate ad una rivista, a loro volta si convertano immediatamente in migliaia di offese e di bugie, a seconda del numero di copie che quella rivista stampa quotidianamente. Al contrario, se quella rivista può fare in modo che le persone elevino la loro coscienza tramite una sana informazione, allora sarebbe un vero progresso. Come minimo, ci si aspetta dal giornalista, in quanto investigatore e analista autonomo, che compia il suo dovere di informare affinché la gente abbia più chiarezza su quello che succede nel mondo.
Apprezziamo alcuni esempi delle verità che i messaggeri della saggezza vedica ci raccomandano di trasmettere a tutti.
Un grande maestro dell’India pubblicò un diario riguardo la vita spirituale. Quando gli chiesero quali notizie del mondo spirituale contenesse tale diario, lui rispose:
“Il mondo spirituale è infinito, e succedono talmente tante cose lì che si potrebbe pubblicare un quotidiano ogni minuto. Un grande Re dell’India antica che si chiamava Yudhistira, spiegò che la grande notizia del mondo materiale è che tutte le entità viventi si trovano in una grande pentola che sta bollendo sul fuoco. Quelle che sono ben cotte vengono tolte dalla pentola per mezzo della morte, mentre altre vengono introdotte nella pentola per mezzo della nascita. Il fuoco al di sotto della pentola è il tempo. Sebbene accada tutto questo, rimane la certezza che benchè il mondo intero si stia consumando, questo non intaccherà le anime perché sono eterne”.
Pertanto, in un mondo saturo di informazioni, dove non è chiaro ciò che è certo e ciò che non lo è, la saggezza vedica ci informa di qualcosa di sorprendente e verificabile: sappiamo della morte dei nostri antenati e stiamo continuamente vedendo morire le persone attorno a noi, ma continuiamo ad agire e pensare come se la morte non avesse a che fare con nessuno di noi. I mezzi di comunicazione potrebbero essere utilizzati per coscientizzare la gente riguardo queste notizie.
Invitiamo l’industria dei giornali ad approfondire i temi della saggezza vedica che contengono tanti consigli ispirati dalle Scritture Vediche. Questo aiuterà senza dubbio la comprensione della funzione sociale della stampa, che deve essere imparziale, compromessa con la verità e attenta nell’esporre le ingiustizie alla vista di tutti. Dovrebbe inoltre diffondere le riflessioni dei saggi e dei pensatori, come anche quelle delle persone veramente consacrate a Dio e al servizio dell’umanità, perché la loro funzione consiste nell’educare e sostenere l’evoluzione della coscienza nel mondo.
Speriamo che il senso comune, che spiacevolmente è il meno comune di tutti i sensi, si espanda affinché il mondo della stampa consideri il proprio lavoro con serietà e lo pratichi con il dovuto rigore.
Molte grazie.
Fonte: Collezione Saggezza Vedica
Autore: Swami B.A. Paramadvaiti