“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




domenica 5 maggio 2019

"Ognuno sta cercando il Rasa..." di Srila B.R.Sridhara Deva Gosvami Maharaja



Ognuno sta cercando il rasa, il piacere. Lo status del rasa è il più elevato. Come persone abbiamo la nostra natura soggettiva, ma il rasa, il piacere, ha la propria esistenza super-soggettiva. E’ una persona. Il rasa è akhila rasamrita murtih, la riserva di tutto il piacere. Egli è Krishna. Il rasa è Krishna. Non vi può essere rasa in nessun altro luogo se non in Krishna. Lui è la fonte originale di tutti i differenti tipi di rasa. Così, per nostra natura costituzionale, dobbiamo cercare Krishna.

Nel Brahma-sutra è detto: “Indaga riguardo la causa suprema di questo mondo. Cerca!”. Da dove vengono tutte le cose? Come mantengono la loro esistenza? Per mezzo di chi? E, per ultimo, dove va a finire tutto dopo la morte? Questo è brahman, spirito, il piano più essenziale da dove tutto emana, dove tutto permane e, finalmente, dove tutto rientra. Dov’è il brahman? Il Brahma-sutra ci consiglia di porci delle domande sulla causa principale, quella che soddisfa tutti. Srì Caitanya la sostituì, lo Srimad Bhagavatam la sostituì con Krishnanusandhana: la ricerca di Srì Krishna.
Brahma-jijnasa, la ricerca dello spirito, è una cosa arida. E’ solo l’esercizio della tua facoltà di pensiero, una truffa della ragione. Lasciala dov’è. Comincia la ricerca di Srì Krishna e spegni la sete del tuo cuore. Rasa jijnasa, raso vai sah. Le cose acquisite dalla tua ragione non ti soddisferanno. Jnana, la conoscenza, non può, in realtà, spegnere la tua sete; invece di brahma-jijnasa, accetta Krishnanusandana e comincia la ricerca di Srì Krishna.
Dov’è Krishna? La nostra vera esigenza sarà soddisfatta solo ottenendo il servizio a Krishna, e da nessun’altra cosa. Dobbiamo cercare di soddisfare le esigenze più profonde del nostro cuore. A noi non interessa sapere dove siamo o chi è che controlla tutto, bensì desideriamo realmente spegnere la nostra sete per il rasa, madhurya, la dolcezza. Non dobbiamo ricercare la conoscenza o il controllore di questo mondo; dobbiamo cercare il rasa, anandam, la bellezza e il fascino.
Srì caitanya Mahaprabhu e lo Srimad Bhagavatam ci hanno insegnato cosa dovremmo mendicare, perché dovremmo pregare e cosa dovremmo desiderare. Essi ci hanno insegnato questo: “Se mendichi, mendica per Krishna, non per qualche altra cosa”. Di conseguenza, il destino dei Vaisnava, gli studenti del Bhagavata e i seguaci di Mahaprabhu, è votato alla ricerca di Srì Krishna. Non vogliamo altro che Krishna.
I Veda dicono: “srinvantu visve amritasya putrah”:

O voi, figli del nettare, figli dell’oceano nettareo,
per favore, ascoltatemi.
Voi siete nati nel nettare, siete nati per gustare nettare,
e non dovete permettere a voi stessi di essere soddisfatti
da niente altro che nettare.
Così, benché fuorviati possiate essere in questo momento,
Svegliatevi! Alzatevi! Cercate quel nettare, quella soddisfazione.

I Veda ci dicono Om. Om significa un grande “Sì. Quello che stai cercando esiste! Non scoraggiarti!”
I Veda dicono che l’oggetto della nostra ricerca interiore esiste. La comune ricerca di tutti i cuori esiste, e la tua sete sarà spenta. Per tua costituzione sei concepito per quello scopo e lo meriti; così, non avere paura, non ti dare per vinto. E’ già implicito nel tuo essere. Tu non potrai mai essere essere soddisfatto da qualche altra cosa. Preparati, così, dopo la tua lunga ricerca, a ricevere quell’antico e dimenticato nettare nella sua piena forma e qualità. Svegliati! Alzati! Cerca la tua fortuna; non potrai che averla. E’ un tuo diritto di nascita. E’ la ricchezza della tua stessa anima. Non può che essere dentro di te. Non hai altre cose da fare, non altro impegno che Krishnanusandana, la ricerca di Srì Krishna, la Dolce Realtà.