“Krishna sa che dovrai fare una lotta con la tua mente, contro i tuoi sensi e contro la tua intelligenza, però hai Lui come alleato esattamente come lo ebbero i Pandava. Ciò non vuol dire che non ci fu la battaglia; ci fu eccome! Se ti arrendi a Krishna non significa che non dovrai fare la battaglia, ma significa che la vincerai. Vincerai una grande battaglia.”

B.V.Atulananda Acarya Swami




domenica 1 aprile 2018

"SARA’ SERVIZIO SE RICEVO UN ORDINE SUPERIORE" da "I Sermoni del Guardiano della Devozione", di Srila B.R. Sridhara Maharaja


Risultati immagini per srila sridhar maharajDobbiamo comprometterci di prima mano quando veniamo a servire, non raccogliere un capitale e solamente dopo cercare di utilizzarlo nel servizio del Signore. Il compromesso è con Lui, con Krishna. Sono venuto per conoscere Lui e solo per Lui, non per un mio interesse personale o per quello di qualcun altro. Perché, allora, esiste un dipartimento di predica destinato al beneficio degli altri? Questo dipartimento esiste solamente per istruzione dall’alto. Solamente se ricevo un segnale dalla regione superiore che dice: “Vai e predica”, lo farò, solamente allora la mia predica sarà servizio, non se viene svolto per prestigio e fama, pensando: “Sono un buon predicatore e sto facendo un buon lavoro, etc.”. Devo avere un compromesso con l’ufficio superiore, e solamente in suo nome io predicherò; allora sarà una predica genuina. Altrimenti sarà un commercio. Na sa bhrtyah sa vai vanik. Prahlàda Mahàràja ci ha messo in guardia contro questa mentalità mercantile in nome della verità spirituale.
Devozione è un piano differente e separato nel quale viviamo solamente per il Centro; aspiriamo a vivere e muoverci solamente come agenti del Centro, mai sconnessi da Lui. Questa è coscienza di Krishna. La realtà è per sé stessa, e dobbiamo rispettare strettamente questa regola. Lui è per Sé Stesso, tutto è per Lui e io sono per Lui. Qualsiasi cosa io faccia deve essere per Lui. Dobbiamo aderire strettamente a questa concezione, ed esamineremo costantemente se quello che stiamo facendo è per Lui o per qualche altro proposito, per quanto importante possa apparirci.
Qual è la garanzia? La garanzia sono il vaisnava e gli Sastra. Non si dovrebbe essere così audaci da pensare di poter concepire tutto; si dovrebbe fare tutto con l’approvazione di un vaisnava (vaisnavera anugatya). Al principio, quando mi unii alla Gaudìya Math, un mio confratello, il professor Sanyal, una volta fece una osservazione: “Se leggiamo il Bhàgavatam di propria nostra iniziativa, forse otterremo qualche conoscenza, ma non bhakti, devozione. Ma se un vaisnava ci ordina di leggere, la nostra lettura sarà in devozione”. Perfino la lettura delle Scritture non è devozione se non viene eseguita per ordine del vaisnava; la lettura indipendente è solamente ricerca di conoscenza. Seguendo il vaisnava, la nostra unione con il Signore è garantita. Sàdhu-sange krsna-nàma: Nella compagnia dei devoti, il canto del Nome o qualsiasi servizio che prestiamo arriverà al Signore. Qual è la garanzia di questo? La risposta è: “Il Suo agente ha detto così, pertanto io sono compromesso. Io non sono il padrone di me stesso, ma il suo servitore”. Tale coscienza deve essere genuina per quanto possibile; il successo dipende da questo principio.
La realtà è per sé stessa. Questa verità, benché appaia difficile, deve essere accettata. “Morire per vivere”, e “la Realtà è per sé stessa e da sé stessa”; questa massima di Hegel può essere ben impiegata dalla scuola vaisnava.