Dobbiamo comprometterci di prima
mano quando veniamo a servire, non raccogliere un capitale e solamente dopo
cercare di utilizzarlo nel servizio del Signore. Il compromesso è con Lui, con
Krishna. Sono venuto per conoscere Lui e solo per Lui, non per un mio interesse
personale o per quello di qualcun altro. Perché, allora, esiste un dipartimento
di predica destinato al beneficio degli altri? Questo dipartimento esiste
solamente per istruzione dall’alto. Solamente se ricevo un segnale dalla
regione superiore che dice: “Vai e predica”, lo farò, solamente allora la mia
predica sarà servizio, non se viene svolto per prestigio e fama, pensando:
“Sono un buon predicatore e sto facendo un buon lavoro, etc.”. Devo avere un
compromesso con l’ufficio superiore, e solamente in suo nome io predicherò;
allora sarà una predica genuina. Altrimenti sarà un commercio. Na sa bhrtyah sa vai vanik. Prahlàda
Mahàràja ci ha messo in guardia
contro questa mentalità mercantile in nome della verità spirituale.
Devozione è un piano differente e
separato nel quale viviamo solamente per il Centro; aspiriamo a vivere e
muoverci solamente come agenti del Centro, mai sconnessi da Lui. Questa è
coscienza di Krishna. La realtà è per sé stessa, e dobbiamo rispettare
strettamente questa regola. Lui è per Sé Stesso, tutto è per Lui e io sono per
Lui. Qualsiasi cosa io faccia deve essere per Lui. Dobbiamo aderire
strettamente a questa concezione, ed esamineremo costantemente se quello che
stiamo facendo è per Lui o per qualche altro proposito, per quanto importante
possa apparirci.
Qual è la garanzia? La garanzia
sono il vaisnava e gli Sastra. Non si dovrebbe essere così
audaci da pensare di poter concepire tutto; si dovrebbe fare tutto con l’approvazione
di un vaisnava (vaisnavera anugatya). Al
principio, quando mi unii alla Gaudìya
Math, un mio confratello, il professor Sanyal, una volta fece una
osservazione: “Se leggiamo il Bhàgavatam di
propria nostra iniziativa, forse otterremo qualche conoscenza, ma non bhakti, devozione. Ma se un vaisnava ci ordina di leggere, la nostra
lettura sarà in devozione”. Perfino la lettura delle Scritture non è devozione se
non viene eseguita per ordine del vaisnava;
la lettura indipendente è solamente ricerca di conoscenza. Seguendo il vaisnava, la nostra unione con il
Signore è garantita. Sàdhu-sange
krsna-nàma: Nella compagnia dei devoti, il canto del Nome o qualsiasi
servizio che prestiamo arriverà al Signore. Qual è la garanzia di questo? La
risposta è: “Il Suo agente ha detto così, pertanto io sono compromesso. Io non
sono il padrone di me stesso, ma il suo servitore”. Tale coscienza deve essere
genuina per quanto possibile; il successo dipende da questo principio.
La realtà è per sé stessa. Questa
verità, benché appaia difficile, deve essere accettata. “Morire per vivere”, e “la
Realtà è per sé stessa e da sé stessa”; questa massima di Hegel può essere ben
impiegata dalla scuola vaisnava.