Ospite: Puoi spiegare che cosa è la sottomissione?
Srila Prabhupada: Sottomissione? Sì è semplice. Tutti devono essere sottoposti a qualcun altro. Tu non sei sottoposto a qualcuno?
Ospite: A livello materiale sì, ma spiritualmente non mi sento subordinato a nessuno.
Srila Prabhupada: Se comprendi
il significato della vita spirituale, capirai che anche tu sei
subordinato perché la tua natura è di essere subordinato. Che cosa
intendi per spirituale e materiale?
Ospite: Bene, per esempio nel
lavoro sono sottoposto al mio capo, ma per quanto riguarda il mio vero
essere, quello spirituale, non mi sento sottoposto al mio capo né a
nessun altro. In altre parole, non sento di dovermi inchinare davanti a
nessuno, né che qualcun altro debba inchinarsi davanti a me.
Srila Prabhupada: Perché non vuoi inchinarti?
Ospite: Perché penso che non devo niente a nessuno, né che qualcuno mi debba qualcosa.
Srila Prabhupada: Ecco, è
proprio questa la malattia materiale. Siamo obbligati ad inchinarci,
tuttavia pensiamo di non doverlo fare. Questa è la malattia.
Ospite: Nessuno può costringermi ad inchinarmi.
Srila Prabhupada: Cerca di capire. Dici di non volerti inchinare — è giusto?
Ospite: Sì, fondamentalmente è vero.
Srila Prabhupada: Perché?
Ospite: Perché non mi sento inferiore a nessuno.
Srila Prabhupada: Questa è la
malattia dell’esistenza materiale. Hai diagnosticato la tua malattia.
Tutti pensano: “Voglio essere il padrone. Non voglio inchinarmi.” Tutti
pensano così. Non sei il solo ad avere questa malattia; tutti hanno
questa mentalità malata: “Perché devo inchinarmi? Perché devo essere
sottoposto?” La natura però mi costringe ad essere sottoposto. Ora,
perché le persone muoiono? Sai rispondere a questa domanda?
Ospite: Perché le persone muoiono?
Srila Prabhupada: Sì, nessuno vuole morire, eppure tutti muoiono. Perché?
Ospite: Sì, la morte è una realtà biologica.
Srila Prabhupada: Questo significa che la biologia è una forza! Tu sei sottoposto alla biologia. Allora perché dici di essere indipendente?
Ospite: Sì, sento di esserlo.
Srila Prabhupada: Ti sbagli.
Questo è il punto. Tu sei sottoposto alla biologia e devi inchinarti.
Quando viene la morte non puoi dire: “Oh, io non ti obbedisco.” Perciò
tu non sei indipendente.
Ospite: Sì, io sono subordinato a Dio.
Srila Prabhupada: No, per ora
lascia da parte Dio. Dio è molto lontano. Ora stiamo parlando della
natura materiale. Cerca di capire che sebbene tu non voglia morire, sei
costretto a morire perché non sei indipendente.
Ospite: Oh, sì, questo va bene.
Srila Prabhupada: Allora puoi
comprendere la tua posizione di essere subordinato. Non puoi affermare:
“Sono libero; sono indipendente.” Se pensi di non voler essere
subordinato, di non doverti inchinare, allora sei malato.
Ospite: Va bene. Ma a chi o a che cosa dovrei inchinarmi?
Srila Prabhupada: Prima di tutto
cerca di capire bene qual è la tua malattia. Poi ti prescriveremo la
medicina. T’inchini alla morte, t’inchini alla malattia, t’inchini alla
vecchiaia — t’inchini davanti a moltissime cose. Sei costretto ad
inchinarti, tuttavia pensi ancora: “Non posso inchinarmi; non mi piace
inchinarmi.” Però devi inchinarti. Perché dimentichi la tua posizione?
Questa dimenticanza è la tua malattia. Il passo successivo è capire che
poiché sei costretto ad inchinarti, devi trovare il modo di essere
felice anche inchinandoti. E questo è Krishna. Dovrai continuare ad
inchinarti, perché sei fatto per questo, ma se t’inchini a Krishna e al
rappresentante di Krishna, sarai felice. Questa è la differenza.
Se non t’inchini a Krishna e al Suo rappresentante, sarai costretto ad inchinarti a qualcos’altro, a maya
[la natura materiale di Krishna]. Questa è la tua posizione. Non sarai
mai libero. Se invece t’inchini a Krishna e al Suo rappresentante, sarai
felice. Per esempio, un bambino s’inchina sempre davanti ai suoi
genitori ed è felice. Sua madre dice: “Mio caro figlio, per piacere
vieni a sederti qui.” “Sì,” dice il bambino ed è felice. Questa è la
natura della relazione del bambino con sua madre. Nello stesso modo
Krishna e il Suo rappresentante sono come genitori amorevoli e noi siamo
come bambini indifesi nelle grinfie di maya. Se invece c’inchiniamo
davanti a loro saremo salvi e felici. Perciò non puoi evitare
d’inchinarti — non è possibile. Devi solo trovare le persone adatte a
cui inchinarti. Questo è tutto. Se pensi artificiosamente: “Non
m’inchinerò davanti a nessuno; sono indipendente,” allora soffrirai.
Devi inchinarti soltanto davanti alle persone giuste — cioè a Krishna e
al Suo rappresentante.